Il salva-Silvio costa caro a Renzi. Il Pd perde 400mila voti
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il 'salva-Berlusconi' costa caro a Matteo Renzi. Secondo un'analisi di Coesis Research, il pasticcio sul decreto fiscale, che ha scatenato moltissime polemiche, farà perdere 400mila voti al Partiti Democratico, circa l'1%. Ad avvantaggiarsene saranno la Lega Nord di Salvini e in parte minore il Movimento 5 Stelle. Alessandro Amadori, numero uno di Coesis, afferma ad Affaritaliani.it: "L'opinione pubblica è elastica e non bada alle microbeghe sugli assetti istituzionali. Ma in queste beghe c'è una sottocategoria che può costare voti. Essere ambigui e dire una cosa che poi viene smentita nei fatti non piace. Si tratta di una sottocategoria della falsità e della doppiezza a cui l'opinione pubblica presta attenzione. Le gente a un leader non chiede di essere nobile o altruista ma di risolvere i problemi e di avere una sola parola e soprattutto che non ci siano differenze tra il dire e il fare. Fatta questa premessa, possiamo dire che questa volta Renzi è incappato proprio in questa sottocategoria, come era già accaduto prima. Ma ora ha avuto una cambiale in bianco, ha fatto lo strapieno di voti alle Europee e l'immaginario collettivo ha puntato su di lui. Insomma, non c'era motivo per il premier, secondo gli italiani, di ricorrere a questo mezzuccio. Il Patto del Nazareno è indubbiamente ambiguo ma era meglio tenere un approccio meno doppio tra il livello delle dichiarazioni pubbliche e ciò che viene fatto poi in privato".