Regionali e Politiche: ecco i risultati elettorali
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Come finiranno le elezioni regionali del 31 maggio e le Politiche (se ci saranno) nel 2016 con la nuova legge elettorale? Affaritaliani.it pubblica in esclusiva le stime del sondaggista Alessandro Amadori.
Premessa: questi valori sono validi nel caso di affluenza bassa, sotto il 50%. Questo tipo di astensione è al momento molto probabile e punisce selettivamente in particolare Forza Italia.
Il Partito Democratico alle Europee del 25 maggio 2014 ha preso il 41,81%. "E' probabile che il Pd torni alla sua dimensione fisiologica. Le sette Regioni chiamate al voto sono un bel campione rappresentativo e penso che il Pd possa attestarsi sul 33-35%. Il dato dell'anno scorso è stato figlio di un'onda anomale. E' un errore considerare il 40% la base del Pd. Alle Politiche del prossimo anno, ovviamente se ci saranno, il partito di Matteo Renzi potrebbe ottenere massimo il 36-37% e quindi con l'Italicum non vincerebbe al primo turno".
E il Movimento 5 Stelle? Alle Europee aveva preso il 21,16%. "E' vero che il voto regionale e locale è meno favorevole per i 5 Stelle rispetto a quello politico, ma considerando la bassa affluenza e la mobilitazione dell'elettorato grillino, il M5S potrebbe rifare il 20% circa sia alle Regionali del 31 maggio sia alle eventuali politiche del 2016".
Forza Italia aveva ottenuto il 16,82% l'anno scorso. "E' uno zombie politico, un corpo senza vita. Quattro punti li perde di sicuro verso l'astensione. Oggi nei sondaggi non va oltre il 10-11%". La Lega nel 2014 si era fermata al 6,16% e "anche se alcune Regioni non solo tradizionalmente leghista (in Campania Salvini non si presenta nemmeno) il Carroccio potrebbe raddoppiare i voti, anche se la presenza delle liste dei Governatori (come la Lista Zaia in Veneto) potrebbe fermare l'ascesa della Lega". Comunque il dato corretto si troverà sommando la percentuale del Carroccio a quelle delle liste dei presidenti.
Alle eventuali Politiche del prossimo anno il Centrodestra, qualora fosse in grado di presentarsi con una lista unitaria, visto che l'Italicum non cosente le coalizioni, "potrebbe arrivare fino al 33-34%, qualche punto sotto il Pd di Renzi. Poi al ballottaggio se la giocherebbe con il premier e determinanti sarebbe il 20% circa dei grillini".