Def/ Ma da dove è spuntato il 'tesoretto'? Pare che Renzi...
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Se ha funzionato nel 2014 per le elezioni europee, perché non deve funzionare nel 2015 per le Regionali? E' più o meno questo il ragionamento che ha fatto Matteo Renzi nella giornata di venerdì quando magicamente, come un coniglio dal cilindro, è spuntato il tesoretto da 1,6 miliardi di euro nel Documento di Economia e Finanza poi approvato in serata dal Cdm. Magia? Insomma. Non proprio. Pare infatti - stando ai rumor che circolano in Parlamento - che gli ultimi sondaggi riservati sul voto del 31 maggio non siano particolarmente incoraggianti per il Partito Democratico. Anzi, tutt'altro. Sconfitta quasi certa in Veneto, probabile in Campania e rischio perfino in Liguria e in Umbria. Qualcosa andava fatto. E qualcosa è stato fatto. Il rinvio del Cdm dalle ore 10 alle 20 di venerdì sarebbe servito in sostanza ai tecnici di Palazzo Chigi e del ministero dell'Economia per trovare il tesoretto da 1,6 miliardi di euro che, guarda caso, il governo utilizzerà proprio nelle prossime settimane, a ridosso dell'apertura delle urne. Gli 80 euro in busta paga l'anno scorso hanno portato al successo del Pd alle Europee, ora la speranza del segretario democratico è che il tesoretto trovato nel Def faccia altrettanto il 31 maggio...