Il commissario Ue all'economia Olli Rehn accusa l'ex premier Silvio Berlusconi di aver soffocato la crescita in Italia. Tra agosto e novembre 2011, ha sostenuto Rehn nel corso di un'audizione all'Europarlamento, "il governo Berlusconi ha deciso di non rispettare piu' gli impegni presi in estate con l'Europa e in questo modo ha soffocato la crescita economica italiana". Cio' ha portato "alla fine del governo Berlusconi e alla formazione del governo di Mario Monti che poi e' riuscito a stabilizzare la situazione in Italia".
Nel suo intervento al Parlamento Europeo, Rehn ha parlato di Berlusconi per spiegare i rischi che si corrono nel non seguire una politica di risanamento dei conti, soprattutto nei Paesi con i conti pubblici meno in ordine. Il commissario finlandese ha affermato che quanto avvenuto in Italia "tra l'agosto e il novembre 2011" rappresenta "un esempio concreto". Spiega Rehn: "Nell'estate del 2011 l'Italia aveva fatto promesse di risanamento dei conti. Inizialmente l'Italia ha rispettato gli impegni, la Banca centrale europea e' intervenuta e il costo del finanziamento pubblico e' sceso, ma poi il governo di Berlusconi ha deciso di non rispettare gli impegni e il risultato e' stato il prosciugamento dei finanziamenti, che ha soffocato la crescita economica e ha portato alla fine del governo Berlusconi", ha detto Rehn.