Così l'Europa commissaria Renzi. Ue e Bce dettano la linea all'Italia
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Come i tasselli di un puzzle. Pian piano si stanno componendo. Esce il dato sul Pil, Italia in recessione. Si parla di un intervento sulle pensioni, praticamente certo. La manovra correttiva viene smentita ogni giorno (sarà vero?), ma quella per il prossimo anno sarà pesantissima (parola del ministero dell'Economia). Subito dopo Ferragosto Padoan afferma che le cose vanno male e chiede più tempo all'Europa. Escono le indiscrezioni su una trattativa tra il governo italiano e la Commissione europea per una maggiore flessibilità ma poi Palazzo Chigi, quindi Renzi in vacanza con la famiglia, fa uscire una smentita a cui nessuno crede. Il tutto intervallato dall'incontro (segreto) tra il premier e il presidente della Bce Draghi e il faccia a faccia del capo dell'esecutivo con Napolitano. Se si mette tutto insieme viene fuori quello che apparre evidente a tutti ma che nessuno osa o vuole scrivere, ovvero che l'Italia di fatto è commissariata da Bruxelles.
In autunno ci sarà la resa dei conti. Renzi punta a ottenere uno sforamento "controllato" del parametro del 3% del deficit-Pil, come accade alla Francia ad esempio, altrimenti la manovra correttiva - nonostante le ripetute smentite - diventerà una realtà. Ma anche se il premier dovesse riuscire a convincere la Commissione, e la Germania, la Legge di Stabilità per il prossimo anno sarà di lacrime e sangue. Quello che l'Europa potrebbe concedere nel 2014 lo chiederà indietro nel 2015, c'è poco da fare. Ed è per questo che la manovra per i prossimi anni verrà scritta sotto dettatura della Bce e della Commissione (da qui il commissariamento) proprio perché Bruxelles (e Francoforte) non si fidano di Palazzo Chigi. E anche se daranno un credito a ottobre vorranno poi garanzie certe che l'Italia si impegni a rientrare nei parametri. Ma non generiche promesse, besì una tabella di marcia precisa di riforme e tagli. Nella speranza che l'economia davvero si riprenda nella seconda parte di quest'anno e all'inizio del 2015, altrimenti a giugno potrebbe saltare davvero tutto. E al commissariamento dell'Europa farebbe seguito quello della troica. Ben più doloroso...