Renzi: "Detto io l'agenda del governo"
assemblea nazionale del Pd dopo la vittoria alle primarie di Matteo Renzi. Arrivato il sindaco di Firenze, che sara' proclamato segretario, in prima fila e' stato visto anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta, oltre agli ex segretari Guglielmo Epifani e Pier Luigi Bersani, tutti i ministri democratici, membri di diritto dell'assemblea, e gli ex sfidanti di Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati e Gianni Pittella. Presenti anche i componenti della nuova segreteria nominata da Renzi.
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Matteo Renzi parla all'assemblea del Pd da neosegretario e lancia il suo programma di "ribelle": "Essere ribelli vuol dire cambiare il quotidiano". E al suo partito dice: "Parleremo il linguaggio della franchezza", rispondendo all'appello di Letta alla trasparenza. Il premier: "Ci metteremo al lavoro per far uscire l'Italia dalla crisi ricostruendo la democrazia. Il Paese ce la farà se il Pd ce la farà. E soprattutto, uniti non ci batte nessuno". Premier e segretario attaccano la protesta dei forconi sottolineando che "non abbiamo niente a che fare con i loro valori", e Letta ringrazia Cuperlo: "Importante la scelta della presidenza".
Il risultato delle primarie, con l'assemblea del Pd che 'incorona' oggi Matteo Renzi segretario, "e' l'ultimo appello per cambiare l'Italia, per far recuperare fiducia agli italiani" e permettere che sia fatta la "pace tra il Paese e la politica". Lo ha detto Matteo Renzi durante l'assemblea del Pd.
Dobbiamo "avere la consapevolezza che il Pd e' parte integrante di questo governo e contemporaneamente e' il perno fondamentale su cui si regge. Questo si somma al bisogno di rispondere alla domanda: che Paese vogliamo per i nostri figli?". Lo ha detto Matteo Renzi all'assemblea del Pd in corso a Milano.
Il voto delle primarie e' "l'ultimo appello perche' l'Italia recuperi fiducia nella politica e dignita'. Si tratta di fare la pace tra gli italiani, non di fare la pace con Berlusconi". Lo ha detto Matteo Renzi all'assemblea del Pd. "Si tratta di fare la pacificazione tra il consigliere regionale che si occupa di sanita' e il ricercatore", ha aggiunto il segretario del Pd. "Il messaggio che e' arrivato e' un mesaggio di sconfitta. Riconosco che 'rottamazione' aveva un tono tranchant, era una definizione bruta, quasi volgare ma racchiude in se quello che molti sociologi hanno analizzato con parole piu' dotte". Lo ha detto Matteo Renzi all'assembela del Pd in corso a Milano. "Il cambiamento radicale netto si e' imposto nella discussione come il bisogno di donne e uomini che credono nella politica, di un netto distacco dal passato, questo vuol dire abbandonare il passato? In altri termini ha un senso difendere le nostre storie solo se siamo in grado di cambiare. Casa nostra e' sulla frontiera non nel museo delle cere", ha concluso Renzi.
Davanti all'assemblea del Pd, Enrico Letta dice che da oggi "ci metteremo al lavoro per far uscire dalla crisi ricostruendo la democrazia. L'Italia ce la farà se il Pd ce la farà. E soprattutto, uniti non ci batte nessuno". Attacca la protesta dei forconi sottolineando che "non abbiamo niente a che fare con Casapound" e lancia un messaggio a Renzi: "Matteo, lavoriamo insieme per eliminare i retroscena tra noi due. Tutto avverà in modo trasparente".
"Il problema piu' urgente oggi e' fermare l'emorragia occupazionale": Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, durante il suo saluto all'assemblea nazionale del Pd che si sta svolgendo a Milano. "Dobbiamo far ripartire l'occupazione - ha spiegato Letta - ridare una speranza che e' venuta meno. Abbiamo davanti a noi la sfida del primo gennaio con quel 1,5 miliardi di euro per i giovani e l'operazione di decontribuzione totale di chi assume i giovani. Il primo gennaio e' una tappa fondamentale per il Paese. Tutti insieme dobbiamo guardare avanti".