Renzi e la rottamazione che parte dal Cibreo. Inside
di Fabio Massa
Tra i loro ristoranti preferiti c'è il Cibreo, in via de' Macci. Il sindaco di Firenze e i suoi amici si ritrovano là, alla Trattoria che ormai di soprannome ha "il Cibreino". Stanzetta, piatti tipici dello chef Fabio Picchi, e giù a parlare di politica. E di finanziamenti, perché senza questi il motore di qualunque candidato a guidare il più grande partito del Paese, e Matteo Renzi non fa eccezione, si ingolfa.
Al tavolo, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, si accomodano sempre gli stessi habituè. Primo fra tutti Vincenzo Manes. E' lui il vero stratega economico di Renzi, tanto che c'è chi vocifera che quando arriverà a Palazzo Chigi (se ci arriverà), Renzi farà di lui una delle persone più importanti d'Italia. Classe 1960, sposato con tre figli, laureato in Economia con 110 e lode, è il presidente e l'ad della Intek, una società quotata in Borsa con varie partecipazioni industriali e finanziarie. Poi è presidente di una sfilza di fondazioni: la Dynamo promuove il ventur capital nel sociale, la Hole in the wall è la sede italiana dell'associazione fondata da Paul Newman, la Fondazione Vita edita l'omonimo giornale. Poi c'è il Wwf, la fondazione UmanaMente di Allianz, la Laureus di Mercedes, il progetto 10Decimi di Wind. Manes è ovunque, e soprattutto è sempre vicino a Renzi. Lui è il presidente dell'aeroporto di Firenze. Lui ha i cordoni della borsa.
Poi c'è Alberto Bianchi, che di Renzi è il tesoriere della Fondazione Big Bang. Lui ha gestito i fondi dell'ultima campagna congressuali, quella persa (ma forse vinta) con Pierluigi Bersani. Un ruolo fondamentale è anche quello di Luigi De Siervo, direttore di Rai Pubblicità. Il rapporto con De Siervo è di lunga data. Da quando la sorella e il sindaco di Firenze facevano gli scout insieme. So attovaglia spesso anche Giacomo Bei, avvocato e trait d'union con Franco Pizzetti, ex garante della Privacy e in lizza per lungo tempo per la poltrona di presidente di Fondazione Mps. Poi c'è Davide Serra, finanziere con residenza londinese. E Luca Lotti, capo dei renziani in Transatlantico. E Marco Carrai, sodale di una vita. Politici di professione? Neppure uno. Perché nella stanzetta del Cibreo la rottamazione è un già un fatto.
@FabioAMassa