
Matteo Renzi riprende il camper. Questa volta non per convincere gli italiani a votarlo in contrapposizione a Pierluigi Bersani come avvenne durante le primarie, ma per sostenere il suo segretario nella corsa a Palazzo Chigi. E' stato lo stesso Bersani ad annunciarlo: "Matteo girerà l'Italia vediamo dove concentrarci e non c'è nessun problema a fare anche iniziative comuni". Intanto Renzi rottama Monti: “Non sapevo che gli piacesse la fantascienza. Perché pensare di innovare la politica con Casini e Fini è come circumnavigare capo Horn con il pedalò”
Intanto il primo cittadino toscano attacca Monti: "Non sapevo che gli piacesse la fantascienza. Perché pensare di innovare la politica con Casini e Fini è come circumnavigare capo Horn con il pedalò. Fantascienza appunto". E attacca i parlamentari Pd che stanno virando verso le liste Monti: "Rispetto il travaglio degli elettori e il Pd dovrà convincerli - spiega -. Rispetto meno quello di quattro o cinque parlamentari che oggi agitano lo spauracchio di Vendola e Fassina ma non hanno esitato a votare la fiducia ai governi di Turigliatto e Diliberto".
Renzi ribadisce che a Monti "va tutta la nostra riconoscenza" per il lavoro che ha fatto in questo anno ma, aggiunge senza risparmiare critiche al Professore, "la credibilità è il valore più importante di un politico. E' come la reputazione di un brand: ci si mette anni a conquistarla, ci vuole un minuto a perderla". Insomma, "non avrei mai detto non mi candido se pensavo di candidarmi. E poi sono un bipolarista convinto. Mettersi nel mezzo è un errore, si sente l'unghia che stride".
Inoltre dire ora giù le tasse da parte di chi le ha alzate per salvare il Paese "sembra demagogia". Quanto alla rappresentanza dei renziani nelle liste per le Camere il sindaco lo dice chiaramente: se il criterio fosse quello "correntizio, siamo sotto rappresentati. Avremmo diritto al 40% degli eletti, cioè a 160 parlamentari", invece ce ne saranno "una cinquantina e non saranno una corrente. Saranno del Pd".