
L'attacco della squadra di Matteo Renzi è spuntato. Almeno considerando chi tra i renziani potrebbe ricoprire un ruolo da ministro nel futuro governo di Centrosinistra, sempre che sia Pierluigi Bersani il prossimo premier. Stando ai rumor, raccolti da Affaritaliani.it, che circolano a Largo del Nazareno, solo Paolo Gentiloni, tra i supporter del sindaco di Firenze, avrebbe la statura per ricoprire un ruolo ministeriale. Ma Gentiloni, che ha un passato da ministro delle Comunicazioni del governo Prodi, si è candidato alle primarie del Centrosinistra per scegliere il sindaco di Roma, e qualora le vincesse sarebbe impegnato nella campagna elettorale da cui uscirà il nuovo primo cittadino della Capitale. Vedremo. Quello che è certo è che Renzi, con l'addio di Pietro Ichino al Pd ha perso l'attaccante di razza, o come si dice oggi il top player. Ovvero colui che avrebbe potuto rappresentare la sua area con un certo peso nella stanza dei bottoni.
Giorgio Gori, spin doctor della campagna elettorale di Renzi alle primarie, è uscito con le ossa rotte dalle parlamentarie del Pd, piazzandosi quarto a Bergamo e difficilmente potrebbe essere proposto nella squadra di Bersani. Così com’è difficile che lo sia Roberto Reggi, vero e proprio braccio destro del Rottamatore. L'atteggiamento dell'ex sindaco di Piacenza nei mesi che hanno preceduto le primarie non è affatto piaciuto a Bersani e ai maggiorenti del partito. A lui viene imputata una campagna elettorale troppo aggressiva, soprattutto in relazione alla questione delle regole della competizione elettorale. Pippo Civati, che ha riscosso un grande successo, alle parlamentarie, avrebbe invece i requisiti necessari per essere un giovane ministro, ma il consigliere regionale del Pd si è già candidato alla segreteria del partito e parteciperà alle primarie di ottobre, quelle che sanciranno il sostituto di Pierluigi Bersani. Vedremo se dal cilindro di Matteo Renzi uscirà qualche nome a sorpresa o se il sindaco verrà meno alla sua promessa di dedicarsi anima e corpo a Firenze anche per un secondo mandato. Ipotesi ad oggi remota, ma se la ditta Bersani ne avesse bisogno…
Daniele Riosa (su Twitter @DanieleRiosa)