All'interno del partito non è che siano stati tutti "osanna" per le parole pronunciate via zoom dal leader in pectore Giuseppe Conte.
Non tanto per la figura dell'ex premier in sè, per la quale vengono comunque spese parole di elogio, ma per il ruolo che effettivamente potrà avere la sua leadership all'interno del MoVimento 5 Stelle.
Conte rischia di rappresentare una leadership molto debole per due motivi: il primo è la grande litigiosità di leader e leaderini interni che certo non potranno essere cancellati con un tratto di penna. Inoltre, la grande incognita rimane comunque Beppe Grillo.
A quanto si apprende, infatti, il comico genovese non ha nessuna intenzione di farsi completamente da parte: "Il M5S avrà Giuseppe Conte come leader, ma Beppe Grillo non ha nessuna intenzione di abdicare al suo ruolo di 'padre fondatore' del movimento", spiegano fonti di primo piano nel M5s.
Insomma, il timore dei fedelissimi dell'ex Premier è che poi in occasione dei momenti più importanti della vita politica del Movimento Beppe Grillo esca allo scoperto esautorando di fatto il leader incaricato. D'altra parte, fanno notare le medesime fonti, è esattamente quanto accaduto negli ultimi giorni con il continuo sostegno a Virginia Raggi da parte del comico genovese, cosa che potrebbe rendere molto più difficile il progetto contiano di alleanza con il Partito Democratico.
Insomma, il vero rischio per l'ex Premier è che Grillo anche in futuro continui ad usare i metodi che ha sempre usato nei momenti fondamentali della vita del movimento: scavalcare il leader di turno.
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