Salvini (Lega): "Il risultato delle elezioni? Colpa anche di Bossi"

di Fabio Massa
Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, non usa gira di parole con Affaritaliani.it: "Se la colpa del risultato delle elezioni è dell'intervista di Bossi? Sì, anche. Lo è. Ma non solo. Il problema è che l'elettorato leghista è molto esigente. A Treviso mi trasferirei domani, Brescia è migliorata molto. Ma non basta. Adesso dobbiamo andare oltre, anche a costo di violare le regole. Stiamo organizzando qualcosa di ecclatante, di rivoluzionario. Le piazze? Organizzeremo una manifestazione come quella catalana dell'anno scorso con un milione di persone..." L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Segretario Salvini, andiamo subito al cuore della questione. La colpa del risultato delle elezioni è dell'intervista di Bossi?
Anche. Sì, anche. Ma non solo, ovviamente.
Ovviamente...
Il litigi, le polemiche, le bizze pure a livello locale hanno pesato. E poi c'è il fatto che la gente si aspetta di toccare con mano qualcosa dalla Lega...
Qualcosa che non c'è.
Qualcosa che è in preparazione e che - vista la crisi economica e del lavoro - va stra-accelerata. Dobbiamo uscire dai binari della normalità.
Sembra criptico: a che cosa si riferisce?
Ci stiamo lavorando... Mettiamola così: gli elettori della Lega Nord sono molto più esigenti degli altri. Questo per me è una buona notizia. I nostri elettori non ci perdonano nulla mentre a Siena rivince il Pd, per intenderci. Però sono contento così: magari adesso ho perso qualche sindaco per strada, ma se do segnali forti e concreti, che riguarda la vita di tutti i giorni, i nostri tornano e tornano in buona compagnia.
Lei è fiducioso.
Sono fiducioso. I de profundis che leggo mi fanno solo ridere e mi danno ancora più forza.
Che cosa è successo ieri in consiglio federale?
Niente di particolare: si è parlato del domani, si è guardato avanti, fortunatamente.
Che cosa la addolora di più: Brescia o Treviso?
Tutte e due. Sono il classico esempio nel quale all'elettore leghista non basta la buona amministrazione. Da milanese conosco molto bene Brescia: il quartiere del Carmine era uno schifo e adesso è vivo e bello. A Treviso mi trasferirei domani mattina, perché in questi 20 anni è stata trasformata. Ma non basta la buona e normale amministrazione. Dobbiamo fare di più, e se serve andando oltre quello che le regole permettono.
Progetto segreto?
Abbastanza. Dico solo che vedremo di fottercene delle regole.
Riguarda le regole finanziarie, i bilanci?
Anche ma non solo. L'emergenza al Nord è il lavoro. Per il lavoro c'è bisogno di soldi e stando alle regole di Roma e di Bruxelles sia il lavoro che i soldi ce li fregano, allora ci faremo un po' più furbi e un po' più cattivi anche noi. La storia insegna che quando bisogna ribaltare un tavolo, fare una rivoluzione, non la si fa con gli emendamenti e le proposte di legge. Non bastano.
Chiamerete in causa le piazze?
Servono ma non sono sufficienti. Stiamo pensando a una manifestazione enorme alla catalana, come il milione di persone a Barcellona l'anno scorso. Servirà per sostenere le azioni forti che a questo punto dobbiamo fare.
@FabioAMassa