Berlusconi ha aperto alle coppie gay. Molti si sono chiesti i motivi di tale apertura. Prendendo atto che la nuova formazione politica di Mario Monti neo alleato di Fini e Casini ha ricevuto l'endorsement, o meglio la "benedizione" della Conferenza Episcopale Italiana e dell'Osservatore Romano, l'ex premier ha accennato ai diritti degli omosessuali probabilmente per non perdere il voto dei cattolici. Ipotesi affatto peregrina! E' notorio che Gianfranco Fini dopo aver rottamato i vecchi ideali della destra italiana Dio Patria e Famiglia, ha abbracciato il nuovo verbo laicista, tra le cui "virtù" è inclusa l'equiparazione delle coppie gay alle coppie etero. Giacché è da escludere che la Cei e l'Osservatore Romano abbiano ingenuamente sorvolato sulle posizione non cattoliche e non in linea del Magistero di Gianfranco Fini, appare evidente che una buona fetta di Chiesa italiana si sia aperta alla cosiddetta modernità. Berlusconi ha però commesso un errore grossolano.
Se è vero che in tema di valori non negoziabili, molti cattolici (o presunti tali) manifestano ideali laicisti anti cattolici, è altrettanto vero che la maggioranza dell'elettorato cattolico italiano è contrario all'edificazione di Sodoma e Gomorra, e soprattutto sta dalla parte della vera dottrina, cioè quella incarnata ed espressa dal capo della Chiesa papa Benedetto XVI. Non è giocando o ammiccando l'occhio sulle debolezze umane che si vincono le competizioni elettorali, ma avendo il coraggio di proclamare la verità e di perseguire il bene comune.
Gianni Toffali