Berlusconi ha chiesto la grazia. Ma Napolitano ha detto no
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

'Troppo tardi. Non ci sono più i tempi'. Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare sarebbe stata questa la risposta di Giorgio Napolitano a Silvio Berlusconi sull'eventuale concessione della grazia.
Il Cavaliere, spinto soprattutto da Angelino Alfano, pare che nei giorni scorsi si sia convinto a presentare attraverso i suoi legali la domanda al Presidente della Repubblica. A sondare il terreno presso il Quirinale sarebbe stato Gianni Letta, fedelissimo dell'ex premier e da sempre pontiere con il Colle, ma dal Capo dello Stato sarebbe arrivato un no.
Franco Coppi, legale di Berlusconi, contattato da Affaritaliani.it proprio sul tema della grazia, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Probabilmente - spiegano ambienti parlamentari del Pdl - il Presidente ha anche voluto evitare ulteriori polemiche, in particolare considerando la fortissima contrarietà del Movimento Cinque Stelle alla grazia e i dubbi del Partito Democratico.
Proprio nei giorni scorsi il Cavaliere, dalle pagine del libro di Bruno Vespa, 'Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica" (in uscita per Mondadori), aveva dichiarato che il Capo dello Stato era ancora in tempo per concedergli la grazia di sua iniziativa.
Negata la grazia da Napolitano si chiude la strada del dialogo voluta dal ministro dell'Interno. Ed ecco spiegata l'accelerazione di Berlusconi su Forza Italia. Tutto torna.