Silvio non riesce a domarsi
"Il professore di matematica ce l'ha con me" - raccontava un ragazzo alla madre - "E' una vera persecuzione, se siamo in dieci a chiacchierare, la punizione tocca sempre a me... il voto più brutto è per me... rimprovera la classe e guarda me in malo modo...". E la mamma: "Figlio mio, devi adoperarti in tutti i modi di non dargli nessun appiglio, durante l'ora di matematica, tu non fiatare, cerca di studiare sempre, e se è vero che il professore ce l'ha con te, lo metterai nell'impossibilità di dare sfogo alla sua antipatia nei tuoi riguardi". Il ragazzo, era intelligente, ascoltò il consiglio materno, e non fu più rimproverato né punito. La stessa cosa accadde ad un ragazzo altrettanto intelligente e disposto ad ascoltare i consigli materni, però non riusciva a dominarsi, chiacchierare era più forte di lui, e studiava poco, perché non resisteva alla tentazione di uscire con gli amici, anche quando aveva i compiti da fare. Così, continuò ad essere rimproverato più degli altri, a ricevere punizioni e voti peggiori degli altri alunni. Ora, dando per vero che Silvio Berlusconi da anni sia perseguitato dai giudici, la domanda è: come mai non ha fatto in modo da non offrire loro nessun appiglio? Eppure è persona intelligente. L'unica risposta possibile è che somiglia al secondo ragazzo: non riesce a dominarsi.
Renato Pierri