Di Renzo Modiano
Talvolta mi sembra di vivere un brutto sogno, peggio, un incubo. L'Italia è inclusa in un turbine economico di portata mondiale e appena ieri era sull'orlo del baratro da cui a fatica - e a carissimo prezzo - se n'è allontanata. In simili momenti estremi un popolo cosciente e vigile deve esprimere tutta la propria sagacia nella scelta di governanti seri, competenti, onesti e rigorosi. Mi sembra di dire un'ovvietà, e invece. Invece, noi sentiamo parlare di rimonta di Berlusconi perché in una trasmissione televisiva è stato spigliato e più abile del conduttore. Quali virtù fondamentali tra quelle necessarie sopra citate il nostro uomo ha mostrato di possedere? Sarà dovuto ai miei limiti, ma a me pare nessuna. Infatti, a mostrare di possederne almeno una non basta non essersene andato a metà spettacolo (perché di uno show si è trattato) non aver battuto ciglio all'ascolto dei numerosi affondi di Travaglio e aver dissimulato certi imbarazzi e la rabbia che certamente provava. E' vero che la Verità non è l'ossigeno primario che respirano i politici di ogni angolo della terra, ma una buona dose almeno deve essercene nel loro dire, pena l'eliminazione brutale dalla scena politica. Nel mondo occidentale esempi di uomini di Stato, illustri e importanti anche più del nostro Cavaliere, che ne sono stati estromessi per una sola menzogna, ce ne sono a iosa. Il nostro uomo invece, anche in occasione della sua recita a Servizio Pubblico, ha insistito nella sua più naturale regola di comportamento, che è evitare la verità più del Demonio. E come al solito, senza batter ciglio neppure di fronte alle smentite più clamorose e pesanti! Un esempio: il diniego ufficiale, e comprovato, da parte della Banca Federale Tedesca e della Deutsche Bank dell'asserita vendita di Obbligazioni italiane effettuata nella misura, nel modo e nel momento indicati da Berlusconi, causando, a suo dire, l'impennata dello Spread. Quale Politico non sarebbe sprofondato, sommerso dalla vergogna per una così pesante e plateale figuraccia davanti al mondo intero? Chi non si sarebbe vergognato sino a fuggire?
La sistematica violazione della verità e l'assenza di una sola particella verosimile, di utile iniziativa politica sono la sua misura e il suo agire. Sono queste le qualità che servono all'Italia per superare la crisi in cui si dibatte? Tutto ciò non stupisce più gli italiani e non costituisce l'incubo a cui facevo cenno all'inizio. A tutto questo siamo abituati, sono venti anni che il cavaliere recita la sua parte in commedia e racconta le stesse facezie. E non sorprende affatto che una performance come quella dell'altra sera trovi ancora un'apprezzabile platea che fa finta di credergli. Beninteso, che fa finta di crederci, perché tutti conoscono la veridicità delle affermazioni del cavaliere. Ma che un evasore fiscale finga di crederci è normale, che lo faccia chi ha dei conti da regolare con la Giustizia è scontato, perché anche per costui i Giudici sono una parte malata dell'umanità. E che lo creda, e in buona fede persino, chi vede ancora il bolscevismo in agguato, è verosimile. Dunque, che qualcuno abbia apprezzato la recente performance del Cavaliere è scontato che ci sia. Non è questo che turba, conosciamo i mali, i limiti e i vizi di tanti nostri connazionali. Ciò che sconvolge, invece, è sentir parlare di inversione di rotta, di rimonta per una siffatta sceneggiata da avanspettacolo…. per lo spolvero della sedia dove si era seduto Travaglio. Allora si che vivrei un incubo, perché se fosse vero che basta tale miseria a compiacere tanti italiani e a far loro ripensare per chi votare e dimenticare in che modo e chi li ha condotti sull'orlo del baratro, se effettivamente una rimonta, anche solo parziale ma significativa, ci fosse, allora si che ci sarebbe di che tremare e di che inorridire. Perché il nostro futuro potrebbe davvero tornare a dipendere dalla capacità di mistificazione di un uomo da avanspettacolo.