Tabacci: "Maggioranza più forte? Con nuovo governo e Conte premier"
Il leader di Centro Democratico vede Di Maio a Palazzo Chigi
"La possibilita' di rafforzare la maggioranza c'e' ma serve un governo nuovo, non basta un piccolo rimpasto. Io penso che Conte sia l'unico punto di equilibrio di questa legislatura". Lo dice Bruno Tabacci uscendo da Palazzo Chigi dove -spiega il presidente di Cd- ha "incontrato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio". "Per concludere la crisi e' necessario aprire a un ventaglio di forze piu' ampio. Renzi al Senato ha fatto un discorso di rottura ma credo che in Iv ci siano posizioni piu' concilianti. E poi c'e' l'area dei liberal-democratici di FI", aggiunge.
Governo: Tabacci, mercoledi' prova del fuoco, alternativa e' voto - "Mercoledi' c'e' una prova di fuoco e si vedra' quali sono le intenzioni reali. L'alternativa sono le elezioni. C'e' tempo fino a mercoledi' e il Conte-ter favorirebbe" una nuova maggioranza. Lo dice Bruno Tabacci uscendo da Palazzo Chigi tornando sulla possibilita' che una parte "liberal-democratica" di FI appoggi la maggioranza. "Loro si arrabbiano, ieri hanno fatto finta di chiedere il voto al Colle, il tema e' che restano succubi di Salvini e Meloni si apre uno spazio liberal-democratico nel Paese", spiega ancora il presidente di Cd.
GOVERNO: LO 'SCALATORE' TABACCI SALE A 13, 'IL CANTIERE E' APERTO' - ''Il cantiere è aperto...''. Bruno Tabacci sorride sornione. Ad oggi, con l'innesto dell'ex azzurra Renata Polverini e dell'ex leghista poi passato al Misto Carmelo Lo Monte, sono 13 i deputati che vanno ad arricchire le fila della componente 'tabacciana' alla Camera 'Centro democratico-Italiani in Europa'. Classe '46, da Quistello, in provincia di Mantova, democristiano della prima ora (a 18 anni è già iscritto alla Balena Bianca), navigato parlamentare, da qualche mese veste i panni di pontiere per conto di Giuseppe Conte. L'obiettivo immediato è provare a dar vita a un "gruppo strutturato con oltre venti parlamentari", una sorta 'contenitore', primo passo per realizzare poi un progetto politico di stampo centrista a lunga scadenza, in vista delle prossime politiche, con 'l'avvocato del popolo' come punto di riferimento. La strada per Conte è molto stretta e impervia, ma Tabacci ci è abituato: da ciclista incallito qual è, con cinquemila chilometri l'anno e come palestra di allenamento le salite da incubo della Madonna del Ghisallo e il Muro di Sormano che fecero grande Fausto Coppi, non molla mai. Si tratta di una corsa conto il tempo. E la sua mission di reclutatore di 'responsabili', soprattutto al Senato dove i numeri della maggioranza sono sempre più risicati, poco sopra la Linea Maginot dei 155 sì. "Se la maggioranza non si rafforza subito, il passaggio elettorale sarà inevitabile", avverte Tabacci, che non crede a un governo senza Conte o a un esecutivo di unità nazionale. Per questo, sta intensificando lo scouting tra i Cinque Stelle delusi dalle linea ondivaga del Movimento e gli azzurri scontenti di un Centrodestra a trazione sovranista con la linea di Forza Italia considerata troppo appiattita su Matteo Salvini. Da veterano della Prima Repubblica, mal sopporta le ambizioni da rottamatore di Matteo Renzi.
Protagonista di una pagina Facebook con circa 16mila like in meno di due mesi a metà tra trolling satira e politica, 'Marxisti per Tabacci', spuntata nella rete in occasione della candidatura dell'ex Dc alle primarie del Centrosinistra nel 2012 contro Pierluigi Bersani, Renzi e Nichi Vendola, Tabacci si guadagna il soprannome di 'compagno Br1' nel pamphlet 'Quando la rete supera la realtà' perché da ''vecchio democristiano e outsider di centro un po' estraneo al mondo della sinistra'' è diventato ''portatore dei valori più ortodossi della cultura di governo comunista''. Oggi, come leader di 'Centro democratico', Tabacci punta a convincere con il "suo verbo marxista", come dice con una battuta chi lo conosce bene, le "tante 'anime perse' del Parlamento in cerca di un approdo sicuro". Bisogna pedalare, però, e fare in fretta, perché come ha detto nel suo intervento sulla fiducia alla Camera e va ripetendo in queste ore, ''è necessario che Conte faccia un nuovo governo, un passaggio politico che darebbe a premier più forza, sia nel Parlamento che nel Paese''.
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