Taddei (Pd) ad Affaritaliani.it: decreto Lavoro blindato al Senato
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il testo del decreto Lavoro che verrà votato a Montecitorio "è blindato e non ci sarà alcuna modifica al Senato", come chiedono invece Ncd e Scelta Civica. Ad affermarlo ad Affaritaliani.it è Filippo Taddei, responsabile economico del Pd. "Se si vota la fiducia alla Camera perché poi al Senato ci si deve aspettare qualche modifica? Non ha senso e non sarà così". Il provvedimento stravolto dalla "vecchia" sinistra in Commissione? "Assolutamente no. Sono stati apportati cambiamenti del tutto ragionevoli".
Il decreto legge sul Lavoro potrà essere modificato in Senato?
"Se c'è la fiducia sul testo alla Camera c'è poco da discutere in Senato".
Quindi il testo è blindato?
"Quando il governo mette la fiducia vuol dire che il testo è blindato".
Ma Ncd e Scelta Civica promettono "battaglia" a Palazzo Madama e chiedono a gran voce modifiche...
"Vediamo se si assumeranno le loro responsabilità. Con la fiducia cambia tutto, perché il no non è contro il provvedimento ma contro il governo".
Ma infatti loro dicono che votano la fiducia alla Camera ma che vogliono cambiamenti in Senato...
"E' uno strano modo di procedere. Se si vota la fiducia alla Camera perché poi al Senato ci si deve aspettare qualche modifica? Non ha senso e non sarà così".
Il governo quindi rischia visti i numeri a Palazzo Madama...
"Non penso. Credo che prevarrà il senso di responsabilità e lo spirito di appartenzenza al governo. Se si mette in discussione questo cambia tutto".
E' vero che la sinistra del Pd ha imposto in Commissione modifiche di stampo non liberale?
"Assolutamente no. Sono stati apportati cambiamenti del tutto ragionevoli, a meno che qualcuno non sia accecato dall'ideologia per affermare il contrario. I cambiamenti suggeriti e approvati sono assolutamente ragionevoli e il testo che è venuto fuori è certamente migliorato rispetto a quello originario".
Come si è arrivati a queste modifiche?
"C'è stata una seria attività del governo e del Parlamento, senza stravolgere l'impianto come chiedeva l'esecutivo. E così è stato fatto".
Nel merito, che cosa pensa del decreto Lavoro?
"Il decreto legge è solo il primo passo per liberare i datori di lavoro dalle scuse e dagli ostacoli che gli impediscono di assumere. Così sgombriamo il campo. Ma comunque non sarebbe una riforma che soddisfa il Pd se non ci fossero altri step chiave, come l'introduzione del contratto a tutele crescenti e l'universalizzazione dell'assegno di disoccupazione. Punti che sono entrambi al centro della legge delega".
Ovvero?
"Per il Pd è quella la parte più importante dell'intera riforma. Il decreto del ministro Poletti è solo il primo passo".