
Tea Party Italia si fa promotore di una battaglia di verità contro la campagna di riscrittura della realtà da parte del Premier Monti e dei partiti che lo sostengono, composti per lo più da vecchie conoscenze della Prima Repubblica come Casini e Fini (entrambi in Parlamento da quasi 30 anni).
I dati ritraggono una situazione incontestabile: destra e sinistra hanno rovinato questo paese, ma nessuno è mai andato vicino alle vette di Monti: con il governo del Professore c'è stato più debito (+0,2%, un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni), più disoccupazione (+1,5%), più inflazione (0,5%), meno crescita (PIL -2,1%). L'85% delle manovre di quest'anno è consistito in maggiori tasse e la riduzione della spesa è apparsa solo in campagna elettorale.
Al punto che al momento il debito è arrivato alla cifra stratosferica di 2 mila miliardi, la disoccupazione è salita oltre il 10,4%, la produzione industriale è calata del -7% e le nuove imposte introdotte hanno raggiunto i 35mld. Questi i risultati della cura Monti che ci avrebbe salvato dal baratro.
Se poi aggreghiamo i dati si misura in tutta la sua magnitudine il degrado di questa nazione: per 17 lunghi anni abbiamo perso una media di 250 euro a persona, con una contrazione annuale dell'1% del Pil. Destra o sinistra non faceva alcuna differenza. L'unica svolta si è avuta con Monti: quest'anno gli Italiani hanno perso 500 euro. Da dove nasca la credibilità internazionale rivendicata dal Professore ci è oscuro, ma i numeri non mentono.
Secondo Tea Party Italia la via maestra per la ripresa economica è soltanto una: fare l'esatto contrario di quello fatto dal governo dei tecnici, specialmente in materia fiscale: ridurre quindi le tasse, mediante il taglio della spesa e lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini.
L'Agenda Monti, un documento vuoto di contenuti ma intriso di statalismo è la direzione esattamente opposta rispetto a quella da intraprendere per la crescita del paese.