Di Alberto Maggi
Su Twitter: @AlbertoMaggi74

Si sa, i sondaggi politico-elettorali non si possono pubblicare. Assolutamente top secret qualunque dato. Ma nulla vieta di tastare il sentiment dei leader politici a meno di due settimane dalle cruciali elezioni politiche del 24-25 febbraio. Nel quartier generale del Partito Democratico si respira una moderata tranquillità. L'impressione di Pierluigi Bersani e dei suoi uomini è quella di tenere bene anche se i democratici non nascono una certa preoccupazione per il recupero del Centrodestra. Il Pd è sicuro di non perdere voti anche se l'aumento della partecipazione alle urne potrebbe danneggiarlo, perché sembra che la maggior parte dell'astensione sia a destra.
Volti scuri nella sede di Sinistra Ecologia Libertà, con Nichi Vendola che teme fortemente la concorrenza di Beppe Grillo e di Antonio Ingroia. Il presidente della Regione Puglia ha paura addirittura di non superare la soglia del 4%, anche se la legge elettorale gli consente comunque di entrare in Parlamento anche se restasse sotto lo sbarramento (mettendo fuori però Tabacci e Donadi).
Il Cavaliere si sente galvanizzato e sicuro di poter superare il Centrosinistra, anche se gli esponenti del Pdl temono che il recupero vada al rallentatore e 12-13 giorni possano non essere sufficienti per vincere alla Camera. Molto contento ultimamente è apparso Roberto Maroni, convinto che la Lega possa ottenere un risultato soddisfacente anche se la partita in Lombardia - confidano in via Bellerio - si giocherà all'ultimo voto.
Gasatissimi gli uomini e le donne del Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo si sente forte e in crescita. E' sicuro di raggiungere una percentuale sorprendente e punta a diventare il secondo partito, comunque certo di superare il centro montiano. Il premier, invece, al di là della sicurezza ostentata in tv è preoccupato: si sente debole e in difficoltà, anche a causa della debolezza di Udc e Fli, e teme la concorrenza di 'Fare fermare il declino' di Oscar Giannino. Al contrario sempre più entusiasta. Infine Rivoluzione Civile, moderatamente soddisfatta anche se Ingroia non pensa di fare il botto ma punta a superare Vendola.