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Politica
Vox Italia: Bonafede Guardasigilli? Un pesce fuor d’acqua

Alfonso Bonafede, quando nei banchi universitari era ancora alle prese con i reati dolosi e quelli colposi (distinzione della quale, hailui, non ne sarebbe mai venuto a capo), tutto avrebbe potuto immaginare fuorché un dí sarebbe diventato Ministro della Giustizia. Un pesce fuor d’acqua in quel ruolo. Sin dal primo momento. Indisponente e inadeguato! Dopo le gravissime affermazioni di Di Matteo, peró, non si tratta più di difendersi dall’ennesimo strafalcione - come quando definì i suoi colleghi avvocati  “azzeccagarbugli” - sul quale, nel suo ruolo di garante, un Presidente della Repubblica può sorvolare, stringendo i denti e alzando lo sguardo a cielo. Le cose sono molto più gravi questa volta, e coinvolgono la credibilità delle Istituzioni, ai livelli più alti, o a quelli più profondi, se si vuole. Coinvolgono l’autorevolezza della figura che rappresenta uno dei Ministeri chiave di un Governo.

Le sue confuse giustificazioni basate sul rimando ad una “percezione” distorta da parte del PM Di Matteo, non convincono per nulla. Soprattutto ove non spiegano - come ha fatto giustamente osservare, ad una intervista a Voxitalia TV, Antonio Ingroia, l’ex PM del processo sulla “trattativa” Stato-Mafia - i motivi per cui alla guida del DAP fu preferito Francesco Basentini (di fatto uno sconosciuto, e oggi dimissionario in seguito alla polemica sulle scarcerazioni dei detenuti al 41bis) ad uno come DI Matteo, personaggio molto più noto e certamente meno gradito dai boss mafiosi. Soprattutto in considerazione del fatto che il nome del magistrato venne sventolato sovente in campagna elettorale, indicandolo come Ministro della Giustizia in caso di vittoria da parte dei 5 stelle.

É chiaro che qualcosa non torna e che qualcuno non racconta tutta la verità. In un paese normale le dimissioni sarebbero un preciso dovere  istituzionale prima ancora che morale. Questo facendo finta di dimenticare l’etica di chi fino all’altro ieri riempiva le piazze inveendo contro la casta e l’attaccamento alla poltrona. Ma ne é passata di acqua sotto i ponti da quando, a Palermo, Beppe Grillo alludeva che lo Stato é peggio della mafia “perché la mafia ha tutto l’interesse a mantenere in vita le sue vittime”. Ci auspichiamo l’apertura di un’inchiesta per accertare la verità, sia da parte della politica sia da parte della magistratura.

Giuseppe Sottile
Segretario Nazionale Vox Italia

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