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Bisceglie, 'Giornata dell'Assaggiatore' Scoprire i pregi del Nero di Troia

Si chiama “Giornata dell’Assaggiatore” la manifestazione dedicata interamente al vitigno autoctono “Nero di Troia”, che si svolgerà al Nicotel Bisceglie (Via della Libertà, 62 - Bisceglie) il prossimo 13 novembre. Si tratta del terzo appuntamento dell’anno e rientra nel programma di formazione tecnica dedicata ai soci Onav ed è organizzata da Onav Nazionale in collaborazione con la Sezione di Bat e Bari.

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Da 65 anni ormai l’ONAV organizza corsi annuali aperti a chiunque sia curioso di conoscere l’interessante e affascinante mondo del vino.

Il Nero di Troia è un vitigno che matura a inizio di ottobre, caratterizzato dalla buccia nera e spessa, con polpa carnosa e dolce. Secondo la leggenda l’eroe greco Diomede, conclusasi la guerra di Troia, navigò per il mare Adriatico fino a risalire il fiume Ofanto e lì, trovato il luogo ideale, fondò varie città fra cui l’antica Canusium e vi piantò quei tralci di vite che aveva portato con sé come ricordo e che diedero origine all'Uva di Troia.

Una ricostruzione cara alle etnie ofantine, che trasla alla foce dell'Ofanto l'approdo più conosciuto dell'eroe greco: quello Garganico lungo le cui coste, dai massi delle mura di Troia - cimeli di guerra tra i più gratrificanti, dopo l'astuta mossa di Ulisse con il famoso Cavallo - darà origine alle Isole Tremiti dette anche Diomedee, prima di allearsi col Re Dauno e sposarne la figlia Ecana (antico nome della città dauna, che Basilio Boiohannes ricostruirà e battezzerà con l'epico nome di Troia).

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Leggende a parte, la prima pubblicazione scientifica in cui compare la denominazione Uva di Troia o Vitigno di Canosa risale al 1875, quando il direttore della cantina sperimentale di Barletta, il professor Giuseppe Frojo, membro del comitato Ampelografico Centrale, con l’intenzione di rispolverare l’antica leggenda, ribattezzò il vitigno della vicina e antica Canusium Uva di Troia.

Prima di allora, invece, si era sempre utilizzata la denominazione Vitigno di Canosa, come confermato da una memoria pubblicata nel 1844 a firma di Achille Bruni, docente di Botanica all’Università di Napoli e curatore della Nuova Enciclopedia Agraria. Nella descrizione, indicando i vitigni indigeni a bacca rossa coltivati nel territorio ofantino, il Bruni cita precisamente: Vitigno di Canosa, Zagarese e Gaglioppo: ai quali, probabilmente per elevarne il blasone, si deciderà di "tramutarne" la denominazione in Uva di Troia.

Oggi il Nero di Troia è il terzo vitigno autoctono a bacca nera più diffuso della regione (circa 2.500 ettari) e contraddistingue la vitivinicoltura del centro-nord della Puglia, trovando la sua terra d’elezione sui terreni calcarei delle colline dell’Alta Murgia, dove è alla base dei vini rossi della denominazione Castel del Monte (circa 1.900 ettari), e della Capitanata.

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Il programma:

DOMENICA 13 NOVEMBRE 2016 – NICOTEL BISCEGLIE

Ore 10,00 – Presentazione del territorio di produzione e del vitigno Nero di Troia
Ore 10,45 – Degustazione guidata di un’ampia selezione di vini ottenuti dal vitigno Nero di Troia tra le
eccellenze del territorio
Ore 13,00 – Pranzo
Ore 15,30 – Conclusione della giornata

Interventi: Vito Intini, Presidente Nazionale Onav - Michele Alessandria, Direttore Nazionale Onav - Pasquale Porcelli, Consigliere Nazionale e Delegato Onav Bat.

Per info e prenotazioni: ONAV BAT (345-9686350 - bat@onav.it - www.facebook.com/onavbat)

(gelormini@affaritaliani.it)

Tags:
bisceglie onav nero di troia assaggiatorenero di troia scoprire pregi bisceglie








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