Brindisi, Arresti al 'Perrino'
Saccheggiavano la farmacia
Arresti all'Osperadale 'Perrino' di Brindisi per furti continuati di farmaci ai danni della Asl
La Procura di Brindisi e i Nas, in collaborazione con il gruppo Tutela della salute di Napoli e i comandi provinciali carabinieri di Brindisi e Lecce, hanno portato a termine le indagini ed effettuato arresti all'Ospedale "Perrino" di Brindisi. La disposizione del gip Tea Verderosa, infatti, ha portatola alla detenzione domiciliare Massimiliano Bataccia, Damiano Bissante, Attilio Ferulli, Ignazio Menga, Antonio Pozzessere, Concetta Pozzessere, Patrizia Rammazzo. Mentre a finire in carcere sono stati Olivier Cannalire e Michelangelo Lombardi.

Un vero e proprio saccheggio, che con costanza veniva effettuato ai danni della farmacia del nosocomio brindisino, fino a quando i carabinieri non li hanno colti in flagranza di reato. Circa 100mila euro il valore complessivo della merce rubata.
Quasi tutti sono dipendenti della Sanitaservice, società partecipata dalla Asl di Brindisi. Le accuse spaziano dal furto aggravato al peculato, dalla ricettazione alla truffa aggravata e continuata. Per alcuni degli indagati anche l'accusa di assenteismo, dato che si recavano al lavoro il tempo necessario per "alleggerire" la farmacia, rientrando subito dopo comodamente a casa.

Dagli accertamenti è stato rilevato che i farmaci rubati venivano rivenduti al mercato nero e fra i clienti figurano un bar-ristorante di Brindisi e uno studio dentistico di Mesagne. In una delle intercettazioni infatti si sentono gli indagati che parlano esplicitamente di un materassino anti-decubito ordinato da una dentista titolare di uno studio medico a Mesagne. Lo studio professionale è fra i 46 domicili perquisiti dai carabinieri.
A segnalare gli ammachi era stata la stessa direzione sanitaria della Asl di Brindisi con una denuncia, lo scorso febbraio, di Giuseppe Pasqualone.
"La collaborazione tra Regione Puglia, Asl di Brindisi e la Procura della Repubblica di Brindisi è stata determinante in questa operazione. Sono quindi grato a quanti l'hanno resa possibile e ancora più determinato contro chiunque intenda lucrare illegalmente", dice il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con riferimento all’operazione del NAS dei Carabinieri e all’arresto di sette dipendenti della Sanitaservice e di tre complici esterni alla società in house della ASL di Brindisi.

"Ringrazio il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, Marco Di Napoli, i NAS, il gruppo Tutela della salute di Napoli e i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Brindisi e Lecce per questa operazione che da un lato colpisce gli autori di una serie di reati gravi e dall’altro tutela cittadini e lavoratori onesti".
"Ancora una volta - aggiunge Emiliano - decisiva è stata la collaborazione tra istituzioni: ho condiviso personalmente con il Direttore Generale della ASL di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, che ringrazio, la necessità di segnalare alla magistratura ogni fatto utile alla individuazione di eventuali illeciti. Annuncio sin d’ora che la Regione Puglia si costituirà parte civile nel processo che dovesse essere eventualmente intentato contro gli indagati ed arrestati".
"È questa l'occasione per chiedere a tutti i dipendenti del servizio sanitario regionale di segnalare prontamente, come avvenuto in questo caso, alla Procura della Repubblica competente ed alle forze dell'ordine ogni fatto sospetto o comunque rilevante a chiarire comportamenti illeciti da parte di chiunque".

"Analogamente - prosegue il Governatore - chiedo a tutti i cittadini che attualmente sono in relazione con dipendenti disonesti del servizio sanitario ragionale di interrompere tali relazioni che danneggiano i cittadini stessi e infamano ingiustamente i coloro che interpretano da servitori dello Stato il proprio ruolo".
"Qualora fosse necessario un incoraggiamento in termini di supporto o di informazione per le relative denunce, i pugliesi non esitino a contattare la stessa Presidenza all'indirizzo email
segreteria.presidente@regione.
"Ai direttori generali che non l'abbiano ancora fatto rinnovo l'invito a promuovere e rendere efficace la procedura del "whistleblowing" che consente già nel nostro ordinamento amministrativo la denuncia anonima e protetta di illeciti. È superfluo precisare - conclude Emiliano - che chiunque si renda responsabile di condotte illecite troverà anche nel licenziamento la risposta del servizio sanitario regionale".
"Quale rappresentante delle Istituzioni sane di questo Paese, non posso non esprimere gratitudine alla magistratura e alle forze dell’ordine che hanno portato alla luce presunti furti, ricettazioni, peculati e truffe nei confronti della Asl e, dunque, della collettività", dichiara l’onorevole Nicola Ciracì (Cor).

"Al netto delle garanzie che si devono accordare alle persone sottoposte a indagini - continua il parlamentare cegliese - ritengo che qualora le accuse mosse nei loro confronti si rivelassero fondate, si sarebbe di fronte a una situazione gravissima. Se fosse un film - ironizza - a questa vicenda si potrebbe dare il titolo: 'La Sanità pugliese al tempo di Vendola ed Emiliano' ".
"Ringrazio comunque Procura, Carabinieri e Asl, rappresentata dal direttore generale Giuseppe Pasqualone - prosegue - pregando quest’ultimo di mettere i pratica nell’immediato i provvedimenti disciplinari, per quanto cautelari, tempestivamente annunciati stamattina stesso".
"Mi auguro inoltre e non secondariamente - conclude il deputato - che in ogni caso le carenze di organico non incidano in alcun modo sul servizio offerto all’utenza: eventuali vuoti di personale che dovessero venire a crearsi, anche in considerazione dell’elevato numero di dipendenti sotto indagine, dovranno altrettanto tempestivamente essere colmati affinché non siano i cittadini e i pazienti a pagare ancora una volta pesantemente le conseguenze di colpe che, comunque si dovesse concludere la vicenda, di sicuro non sono attribuibili a loro".
(gelormini@affaritaliani.it)