Brindisi, Manifesto4ottobre
su pedofilia in parrocchia
La nota del Gruppo 'Manifesto4ottobre' sul caso dei 4 preti pedofili nella Diocesi di Brindisi
Ricevuto dal Gruppo 'Manifesto4ottobre' di Brindisi, a proposito dello sandalo alla diocesi di Brindisi: dove 4 uomini di chiesa (don Giampiero Peschiulli, don Francesco Caramia, Don Franco legrottaglie e Monsignor Talucci) sono rimasti, a suo tempo, coinvolti in un giro di pedofilia.
"La stampa nazionale e i telegiornali del 13 febbraio hanno dato ampio risalto a una notizia: papa Francesco ha scritto una prefazione a un libro dal titolo “La perdono, padre” (Edizioni Piemme) di un ex sacerdote svizzero, Daniel Pittet, poi sposato e padre di sei figli, nel quale racconta di essere stato vittima, da bambino, di abusi da parte di un prete.
“Descrive i traumi, scrive il papa, che ancora persistono a distanza di anni e racconta” come e perché “ha scelto di incontrare il suo aguzzino quarantaquattro anni dopo, e di guardare negli occhi l’uomo che l’ha ferito nel profondo dell’animo. E gli ha teso la mano...”.
Della breve prefazione del Papa, che nel suo stile semplice e chiaro definisce la pedofilia una “una terribile zona d’ombra nella vita della Chiesa”, sottolineiamo queste affermazioni:
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“Alle loro famiglie (n.d.r.: delle vittime della pedofilia) porgo i miei sentimenti di amore e di dolore e, umilmente, chiedo perdono. Si tratta di una mostruosità assoluta, di un orrendo peccato, radicalmente contrario a tutto ciò che Cristo ci insegna”.
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“Abbiamo dichiarato che è nostro dovere far prova di severità estrema con i sacerdoti che tradiscono la loro missione, e con la loro gerarchia, vescovi o cardinali, che li proteggesse, come già è successo in passato”.
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“Ringrazio Daniel perché le testimonianze come la sua… aprono la strada a una giusta riparazione e alla grazia della riconciliazione, e aiutano anche i pedofili a prendere coscienza delle terribili conseguenze delle loro azioni”.
La nostra chiesa locale di Brindisi-Ostuni (laici, preti e vescovo, insieme) può far tesoro di questo testo che papa Francesco ha scritto per indicare concretamente la via per affrontare un problema drammatico che l’ha coinvolta in questi ultimi mesi. A mons. Caliandro, ancora una volta, diamo la nostra disponibilità perché, senza voler giudicare nessuno, con un puntuale riferimento alla severità e alla misericordia del Vangelo, sia abbattuto “il muro di silenzio che soffoca gli scandali e le sofferenze” anche nella nostra chiesa locale. Perché queste situazioni “pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza e su quella di tutta la Chiesa”, scrive il papa. E, confermiamo, pesano anche su molti di noi".
Gruppo "Manifesto4ottobre" - Brindisi