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Caffè, un consumo moderato contribuisce a ridurre anche il rischio Alzheimer

In occasione della Giornata Mondiale Alzheimer, ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee)  ha pubblicato oggi la terza edizione del Report “Le cose buone della vita: il consumo di caffè può ridurre il rischio di sviluppare l’Alzheimer?” che raccoglie le più recenti evidenze scientifiche su consumo di caffè e morbo di Alzheimer.

caffè
 

Circa 26 milioni di persone in tutto il mondo sono malate di Alzheimer. In particolare in Europa, il progressivo invecchiamento della popolazione sembra essere correlato ad un aumento della malattia1.

Gli highlights del III Report ISIC:

  • Una metanalisi pubblicata quest'anno su Nutrition evidenzia che il consumo moderato di caffè può ridurre fino al 27% il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer3.

·         Il ruolo della dieta mediterranea: alcuni frutti, ortaggi e bevande – tra cui il caffè -  contengono polifenoli. Queste molecole, presenti anche nel caffè, agiscono sulle cellule cerebrali per ridurre l'infiammazione, diminuire la mortalità dei neuroni e mantenere bilanciati i livelli di acetilcolina, una sostanza chimica che funge da neurotrasmettitore e che viene rilasciata dalle cellule nervose per inviare segnali alle altre cellule. Tra i polifenoli, viene segnalato l'acido ferulico per il suo effetto positivo nella prevenzione dai problemi alla vista 4-8.

·         La caffeina, contenuta nel caffè, inoltre ha mostrato di ridurre due marcatori tipici dell’Alzheimer:  l'accumulo del peptide beta-amiloide, e la iperfosforilazione di proteina tau9. Inoltre ridurrebbe anche la morte dei neuroni, soprattutto nelle aree del cervello che giocano un ruolo nella memoria10. Infine, come neuro-stimolante, produce elevati livelli di acetilcolina11.

·         Un ulteriore recentissimo  studio ha evidenziato il ruolo svolto dalla quercetina, uno dei componenti del caffè,  quale neuroprotettore nei confronti sia della malattia dell’Alzheimer che nel morbo di Parkinsons 12.

·         Una vasta letteratura scientifica riporta i numerosi benefici associati ad un moderato consumo di caffè su ulteriori importanti aspetti della fisiologia umana: dalla memoria alla concentrazione, dalla performance fisica al rallentamento del fisiologico declino cognitivo legato all’età, dalla riduzione del rischio di malattie neurodegenerative (come appunto il morbo di Alzheimer e la malattia di Parkinson) a una forte azione preventiva e protettiva nei confronti del diabete di tipo 2 e di alcune malattie del fegato tra cui cirrosi, steatosi ed epatite.

coffe break
 

Il caffè, assunto quotidianamente in sicurezza per centinaia di anni, è parte integrante della storia e della cultura nel nostro Paese; il suo consumo è fortemente radicato nei costumi alimentari degli italiani, che si esprimono attraverso le pratiche e i valori della dieta mediterranea, riconosciuta tra le migliori del mondo.

Un’assunzione moderata di caffè, tipicamente 3-5 tazzine al giorno, come indicato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nel suo parere sulla sicurezza della caffeina, viene associata nella letteratura scientifica a una serie di benefici fisiologici e può far parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo.

caffè espresso
 

Il Consorzio Promozione Caffè riunisce Aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè torrefatto, caffè decaffeinato, caffè solubile e capsule e cialde di caffè. Da oltre 20 anni il Consorzio è impegnato a promuovere un programma di educazione e informazione su caffè e caffeina e i loro effetti sulla salute, sulla base delle evidenze scientifiche pubblicate.

L'Istituto per l'Informazione scientifica sul caffè (ISIC) è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro costituita nel 1990 e dedicata allo studio, alla raccolta e alla divulgazione di studi  e ricerche scientifiche in tema di "caffè e salute". ISIC rispetta l'etica della ricerca scientifica in tutte le sue attività e la sua comunicazione si basa su solide basi scientifiche, studi pubblicati su riviste scientifiche “peer-reviewed”. Fanno parte di ISIC alcune tra le principali aziende europee del caffè. ISIC organizza e aggiorna il sito www.coffeeandhealth.org  che mette a disposizione della comunità scientifica, dei professionisti del settore e dei media un database di oltre 600 abstract degli studi internazionali più significativi in tema di caffè e salute, con più di 400 articoli  scientifici resi disponibili negli ultimi sei anni.

(gelormini@affaritaliani.it)

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caffè consumo moderato alzheimer rischiocaffè giornata saicaf riduce rischio alzheimer








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