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Canosa di Puglia, Francesco Ventola Un cicerone doc negli Ipogei

Prima o poi le attenzioni verso un sito tra i più importanti e suggestivi che l'archeologia pugliese possa vantare, come quello di Canne della Battaglia, troveranno adeguato riscontro e la relativa rivalutazione di una figura e un periodo storico - quello relativo al passaggio di Annibale - che segnarono significativamente le sorti e le vicende di questa parte del territorio pugliese.

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Riscoprire percorsi e testimonianze da inserire nella rete larga e articolata delle "Rotte dei Fenici", prima o poi sarà il dovuto riconoscimento all'impegno e alla tenacia della comunità culturale di Canosa di Puglia, tra le più blasonate e le più raffinate non solo nei corso dei secoli, ma ancora oggi nel ricco programma di attività che ne caratterizza spessore e lustro din studi.

In tale contesto virtuoso, il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola, ha organizzato un press tour negli Ipogei di Canosa di Puglia, per illustrare la proposta di legge per la loro valorizzazione.

"Conoscere per valorizzare", ripete Ventola, "Un press-tour nella Canosa sotterranea, per far scoprire agli operatori dell'informazione come gli ipogei pugliesi, se adeguatamente valorizzati, possono costituire un'attrattiva turistica alternativa. E quanto di autenticamente straordinario la Puglia è in grado di offrire alla luce del sole".

Parole e intenti che si sono tradotti in una proposta di legge: "Valorizzazione e fruizione del patrimonio storico, culturale, archeologico e architettonico degli Ipogei pugliesi". "Una proposta trasversale - prosegue Ventola -  firmata da ben 21 consiglieri regionali, che proprio per questo è ottimista sul buon esito della normativa, che ha come presupposto avere un territorio che si caratterizza proprio per la presenza di ipogei, che rappresentano una meta irrinunciabile, per coloro che scelgono una vacanza culturale o archeologica".

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"Ci sono città, una di queste è sicuramente Canosa - sottolinea Ventola -  che custodiscono nel proprio sottosuolo un immenso patrimonio, che merita di essere valorizzato e aperto al pubblico. Alcuni privati stanno provvedendo con proprie risorse a restaurare e rendere fruibili proprio pertinenze sotterranee, parliamo di cavità straordinarie, vere e proprie opere di architettura industriale, adibite nel tempo a depositi di botti e produzione di vino, o frantoi, o cisterne per la raccolta delle acque".

"Ma esistono siti archeologici con tombe di nobili di oltre duemila anni fa, che hanno bisogno di entrare nella rete dell'offerta turistica regionale", ribadisce il consigliere regionale Ventola. "Per recuperare, restaurare, valorizzare e farlo diventare un'attrattiva turistica occorre che le istituzioni e la politica in genere facciano la loro parte".

"Noi alla Regione Puglia - conclude Ventola - ci stiamo provando, una volta approvata la legge questa sarà finanziata e quindi concretamente potremo avviare un processo costruttivo per gli ipogei". La proposta di legge è formata da otto articoli e si propone di valorizzare gli ipogei "mediante sistemi a rete", i Comuni saranno chiamati al censimento e alla classificazione e ad elaborare apposite convenzioni con gli operatori privati per renderli fruibili".

Il press tour di Canosa ha fatto conoscere tre tipologie di ipogeo: Mosca (privato, che si sviluppa nel sottosuolo a più livelli, utilizzato nell'Ottocento per la produzione e la conservazione del vino in enormi botte tuttora presenti), Lagrasta (pubblico, si tratta di tombe di nobili dauni scoperte appunto dalla famiglia Lagrasta, i cui reperti archeologici sono conservati nel Louvre di Parigi), Varrese ( pubblico, altra tomba del IV secolo a.c. I cui reperti storici sono conservati nel museo di Palazzo Sinesi), Cava Leone (privato, un enorme labirinto sotterraneo, formato da cavità formate oltre due secoli fa dalla manodopera canosina intenta a procurarsi il pregiato tufo necessario per le costruzioni. Si tratta di chiaro esempio di come la volontà del privato ha realizzato un sito fruibile al pubblico che svela al visitatore un percorso nella pancia di Canosa tutto da scoprire)".

(gelormini@affaritaliani.it)

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