Centrosinistra, Vendola avverte:
'Se il Pd va con Ncd sarà senza Sel'
Bari – “Macchè eventuali alleanze, il Pd ha scelto l’alleanza con Forza Italia per i Consigli provinciali di Taranto e Brindisi. Io la considero una cosa gravissima, queste sono cose che riducono la politica ai tarallucci e vino, al gattopardismo”, vibra Nichi Vendola, a margine della conferenza stampa della Fiera del Levante, l’ultima che inaugurerà da capo della Giunta. Evidentemente sono servite a poco le rassicurazioni di Michele Emiliano, intento a bollare come “neppure ipotizzabili” le notizie di intese raggiunte con la metà campo forzista, sperando avessero l’effetto di una secchiata d’acqua sugli scambi al vetriolo che hanno investito anche il neo titolare della Sanità, Donato Pentassuglia. Al limite della sfiducia dal suo stesso partito sul ticket sanitario.
Introna: “Vendola convochi il tavolo con i segretari”/ Emiliano-Stefàno al vetriolo: “Accordi con FI? In Giunta ti volle Casini
Quasi in un secondo round a distanza, il Governatore pesa le sillabe, usando le stesse promesse del Gladiatore per blindare la road map della coalizione: “Sono rassicurato dalle parole di Michele Emiliano, vuol dire che lui non costruirà accordi con il sottosegretario Cassano, con Massimo Ferrarese o con altri esponenti che rischiano di trascinare una brutta stagione. Spero che non torni la Puglia peggiore”. Diversamente sarà senza Sel: “Il nostro appoggio è sempre condizionato alla qualità del progetto politico e mi spiace essere bersaglio di insulti quando pongo un problema politico”, inchioda senza mezzi termini.
Il numero uno dei democratici - oggi - proverà a tenere la barra dritta in direzione regionale, licenziando la proposta di sole teste di serie di centrosinistra per le provinciali. Costringendo ad un piano B i dem ionici, allineati sul documento del segretario Musillo che apre alle larghe intese con gli azzurri: “Chi si dovesse candidare in liste alternative sarebbe di fatto fuori dal partito”, è il ragionamento della governance. Ma il passo indietro di Ezio Stefàno è stato decisivo perché i Sindaci di nove comuni ratificassero in serata la nomination del primo cittadino di Laterza, Gianfranco Lopane. In aperto dissenso. A Foggia si cerca la sponda del centrista Di Gioia, già schierato a favore della coalizione nel ballottaggio delle Comunali, mentre - a Brindisi - i beninformati assicurano di avere i voti per eleggere Bruno senza l’apporto forzista, con civatiani e cuperliani pronti ad alzare le barricate ed il Sindaco Consales che resta silente.
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La partita, in compenso, è tutt’altro che quella destinata a chiudersi tra il 28 settembre ed il 12 ottobre. Emiliano passa dalla Capitale per stringere i bulloni con lo sherpa di Palazzo Chigi, Luca Lotti, e Nichita il Rosso non ha alcuna intenzione di arretrare: “Non voglio fare risse, voglio sapere qual è il progetto che presentiamo ai pugliesi, se stiamo riesumando vecchi fantasmi e stiamo facendo tornare quelli che per dieci anni abbiamo tenuto lontani dalle leve del potere o se stiamo confermando una scelta per il cambiamento”. “C’è troppa furbizia, qualche ipocrisia e qualche bugia di troppo da parte di una parte del centrosinistra”, affonda. E non è difficile intuire a quale alluda.
(a.bucci1@libero.it)