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Comm. Sanità, Pino Romano ritira le sue dimissioni

Il presidente della III commissione Sanità, Giuseppe Romano, ritorna sulle decisioni di qualche giorno fa - quando il Piano di Riordino saniario non superqava il vaglio della Commissione, causa anche il voto contrario di alcuni esponenti della maggioranza - e ritira le dimissioni presentate.

“Sono rimasto molto colpito dalle attestazioni di stima - dichiara Romano - provenienti non solo da diverse parti politiche, ma anche dalle associazioni e dai rappresentanti della società civile. Il mio atto è riuscito a produrre anche una discussione seria nel merito della questione sanità e questa, alla fine, è la cosa più importante. Ringrazio tutti della fiducia, continuerò a profondere nel mio lavoro il massimo impegno”.

Pino Romano 2
 

Ad aprirequesta la seduta odierna della III commissione è stato il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, in base alla procedura prevista dal regolamento, che dopo aver espresso l’apprezzamento per il lavoro svolto da Romano, definito “positivo, competente, appassionato e svolto con grande attenzione e rispetto delle opposizioni”, lo ha invitato a ritornare sui suoi passi.

Considerazioni e richiesta analoghe anche da parte degli altri consiglieri intervenuti (Marco Lacarra, Nino Marmo, Paolo Campo, Mario Conca, Luigi Manca, Paolo Pellegrino, Cosimo Borracino, Marco Galante, oltre che dell’assessore al Welfare, Salvatore Negro (intervenuto in rappresentanza del governo regionale), sia pure con qualche distinguo.

Marmo sciancalepore
 

Marmo ha lamentato la mancanza di rapporto istituzionale tra maggioranza e opposizione, tra giunta regionale e consiglio e tra commissione e giunta regionale. “Alla fine prevale - ha detto - una cultura tecnocratica eterodiretta dalla politica”.

Secondo Conca e Galante il ritiro delle dimissioni può avere un senso “come espressione di un nuovo corso che possa mettere le commissione nelle condizioni di dare un contributo più adeguato, senza fare da scendiletto alla GR”. Diversamente ci sarebbe la candidatura dello stesso Conca alla presidenza della III commissione.

Conca m5S
 

Diverse le reazioni favoreli alla decisione del consigliere PD, a partire da quella del presidente de "La Puglia con Emiliano", Paolo Pellegrino: “Accolgo con soddisfazione il ritiro delle dimissioni del collega Pino Romano da presidente della III Commissione Sanità, confermando che resterò al suo fianco come vicepresidente. Ma al tempo stesso faccio un’ampia riflessione: a mio avviso le sue dimissioni non erano esclusivamente dettate dal caso politico sul piano di riordino ospedaliero, ma da ragioni molto più profonde”.

“In questa lunga fase del piano di riordino - sottolinea Pellegrino - il comportamento del governo regionale è stato correttissimo. Abbiamo avuto la possibilità di discutere e di confrontarci più volte. Alcune modifiche e alcune osservazioni alla fine sono state recepite modificando parzialmente il piano. Certo, ogni consigliere ha manifestato legittime aspettative di tutela dei propri territori, ma non si poteva pretendere che il piano di riordino lo varasse solo la Commissione Sanità”.

Pellegrino Paolo
 

“Il secondo aspetto emerso da questo incidente di percorso - aggiunge - riguarda il rapporto non sempre facile tra il nostro lavoro di commissari e gli uffici regionali della Sanità. Spesso ci siamo sentiti ignorati. Allora queste dimissioni, fortunatamente rientrate, adesso possono diventare utili: si riparta al più presto con una proficua collaborazione tra la Commissione, il governo e le sue strutture tecniche. Solo così potranno essere colmate quelle lacune che sono state alla base delle dimissioni del collega Romano”.

L'inervento ha avuto la replica del consigliere Borracino, che ha evidenziato come il doppio voto di sfiducia registrato in III commissione lo era al Piano ospedaliero e non certamente alla figura del presidente Romano, lamentando alcuni interventi del dibattitto definiti “al limite dell’ipocrisia”, con riferimento proprio a Paolo Pellegrino, secondo cui nel passaggio dalla prima alla seconda stesura del Piano, la Giunta regionale ha recepito qualcuna delle osservazioni formalizzate dalla III commissione.

Altra dichiarazione di stima quella del vice presidente della Commissione Sanità e consigliere regionale, Luigi Manca, dei Conservatori e Riformisti: “E’ doveroso che il collega Romano torni a presiedere la Commissione Sanità che ha condotto per oltre un anno con grande impegno e rispetto dei ruoli. Ma anche vero che quello che è accaduto la scorsa settimana, e che ha provocato le dimissioni di Romano, resta grave sotto molti aspetti. Politici, ma soprattutto sanitari".

Manca Luigi
 

"Il centrosinistra con il suo presidente Emiliano dovrebbero riflettere sulla sonora e seconda bocciatura del Piano di Riordino. In Commissione Sanità per circa un anno abbiamo audito sindaci, sindacati, associazioni, sviscerato articolo per articolo il provvedimento, ma senza che la discussione abbia prodotto nessun risultato. Il processo doveva essere contrario: prima di redigere il Piano ci sarebbe dovuta essere la fase di ascolto, altrimenti la tanto sbandierata partecipazione è un bluff".

negro salvatore
 

"Così come rischia di essere un bluff anche la Conferenza permanente programmazione sanitaria e socio-sanitaria. Io e i colleghi di maggioranza Lacarra e Pisicchio siamo stati eletti dal Consiglio a maggio scorso. Dovevamo occuparci di programmazione sanitaria ma non ci siamo mai riuniti. E allora insieme all’invito a ritirare le dimissioni, invito Romano, autorevole esponente del Pd, a portare più rispetto per la Commissione Sanità, a riconoscerci il ruolo che i cittadini ci hanno affidato eleggendoci”.

L’assessore Negro, infine, ha ringraziato la commissione per il lavoro svolto, anche se "C’è da migliorare l’interlocuzione per renderla più stringente ed efficace. A cominciare dalla prossima verifica dell’attuazione del piano operativo che è propedeutica all’applicazione del Piano ospedaliero".

(gelormini@affaritaliani.it)

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commissione sanità pino romano pd dimissioni ritiro








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