Di Paola cauto sulle Primarie
FI: 'Non è candidato imposto'
Bari – “Il sostegno a Di Paola non nasce dall’imposizione di nessuno, come si può facilmente evincere dai fatti, sempre che ne si voglia fare una analisi obiettiva”, sbotta il coordinatore FI, Luigi D’Ambrosio Lettieri, dopo il fuoco amico degli alfaniani ed a poche ore dalla conferenza stampa con la quale l’ingegnere ufficializzato dagli azzurri ha chiamato a raccolta alleati e forze politiche sulla composizione del programma. Ed il nodo delle primarie appare destinato a diventare il casus belli della frattura sulla nomination, con il rischio che si trascini fin dentro le urne.
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La pattuglia di Massimo Cassano e Gaetano Quagliariello, incassata la dote di consensi dell’Unione di Capitanata, nel foggiano, non ha risparmiato una serie di colpi all’indirizzo degli ex compagni di partito, tenendo la barra dritta sulla richiesta di consultazioni popolari: “Oppure gli elettori avranno un'alternativa”, aveva mandato a dire il Ministro per le Riforme. Al numero uno di Adp tocca evitare lo strappo e cercare di tenere tutti insieme: “Se le primarie sono un nobile intendimento non intendo mortificarlo, se sono un tentativo strumentale per rompere, non voglio assecondarlo”, spiega cauto davanti a supporters e giornalisti, precisando di “non essere contrario alle primarie” ma anche di non poter decidere in solitaria che si tengano o meno. E soprattutto di non essere “plenipotenziario di nessuno” né “calato dall’alto”. “Semmai la sua candidatura nasce dall’intento fortemente democratico - di Forza Italia quanto degli altri movimenti e degli altri partiti di centrodestra - di convergere su un candidato della società civile che era già da tempo sceso in campo con una propria lista, per proporre con una idea inclusiva della partecipazione politica e senza tessera di partito un nuovo progetto di sviluppo”, gli fa eco D’Ambrosio Lettieri. Se nel backstage qualcuno cita la kermesse con Angelino Alfano del prossimo 11 gennaio come spartiacque formale per la corsa di Costantino Monteleone, da FI tirano dritto. E derubricano a “pregiudiziali travestite da lezioni di democrazia” il vincolo posto dai competitors.
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Di Paola, intanto, ottiene l’appoggio del “Gruppo Indipendente Libertà” di Luigi Cipriani e detta la linea sul programma, con un occhio al post voto eventuale: incontri bilaterali con tutte le forze dello schieramento, partendo proprio da quegli ‘appunti di viaggio’ messi a disposizione qualche mese fa. “Il mio obiettivo è quello di allargare”, chiarisce e, in caso di ascesa a Palazzo di Città, si dice pronto a scegliere assessori solo tra gli eletti, senza fare ricorso a tecnici esterni. Prima di aprire i tavoli, però, bisogna chiudere il risiko della coalizione. A sciogliere la riserva dovranno essere anche i Fratelli d’Italia di Filippo Melchiorre.
(a.bucci1@libero.it)