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Elezioni, a Bisceglie Spina ci riprova con la social card.
Tra Casella e Angarano

Bari – I sondaggi a pagamento dell’ex Sindaco Spina? “Guarda caso lo vedono in testa. Ma non deve aver paura: siamo certi che al prossimo riuscirà ad avere un consenso del 101%”, scherzano velenosamente dalla sua vecchia coalizione, e non si sa se siano le scintille della campagna elettorale inattesa o gli strascichi dell’anticipato finale di partita nella città dei dolmen.
Da sette anni alla guida dell’Amministrazione, eletto nelle liste della Puglia Prima di Tutto, Spina era passato, armi e bagagli, tra le fila dei montiani a metà febbraio, ottenendo prima la sostituzione a capo della pattuglia provinciale del Movimento di Raffaele Fitto e poi la revoca dalla Giunta degli assessori targati Pdl e le dimissioni del vice, in quota Dc, Gianni Casella, oltre al fuoco di fila della maggioranza. A poco era valsa la sostituzione di quest’ultimo in corsa e l’aver traghettato con sé nel passaggio al centro ben dodici consiglieri: per l’ex primo cittadino biscegliese è scattata la sfiducia con tanto di firme dal notaio, e lo stop anzitempo alla consiliatura.
Il diretto interessato si è detto sin da subito pronto a ricandidarsi e a contendergli la fascia tricolore sono lo stesso numero due della squadra di Governo, Casella, ed il centrosinistra di Pd, Sel, Verdi e Italia dei Valori, unito attorno all’ex consigliere Angelantonio Angarano. “Perché votare gli altri?”, chiede l’avvocato defenestrato dai cartelloni affissi su fondo azzurro con i simboli della coalizione, a trazione Udc e Scelta Civica, ma che conta dodici liste a sostegno, ultima delle quali è arrivata pochi giorni fa anche “Ambiente e socialità”. E in queste ore si gioca il jolly della Social Card per i cittadini meno abbienti, da realizzare in caso di vittoria al primo turno utilizzando i soldi accantonati per il ballottaggio, non senza gli strali lanciati all’indirizzo di un Pdl descritto come alle prese con giochi sotterranei di correnti e in difficoltà con le liste, ostaggio dei capicorrente.
Dal centrodestra non se lo fanno ripetere due volte e rilanciano proprio sulla trasparenza, proponendo un Comune “Palazzo di vetro” e riunioni di Giunta in diretta streaming, come consigliato dall’andriese Nicola Giorgino, al fianco del candidato nell’incontro della scorsa settimana. A chiedere in giro quale possa essere l’asso nella manica del programma, i supporters citano l’eliminazione, entro l’anno, dell’Imu sulla prima casa: “La proposta”, spiega Casella, è l’innalzamento del tetto di deducibilità dell’Imu sulla prima abitazione da 200 a 400 euro”, con conseguente azzeramento dell’imposta per molti contribuenti, “senza inasprimenti su quella della seconda casa nè della Tares per le attività commerciali”. I fondi? “Recuperati dai circa 200.000 euro di consulenze esterne comunali inutili”, attacca, “e da una parte consistente di quel milione di euro di pignoramenti per sinistri stradali ed altre cause legali a cui il Comune di Bisceglie non si è mai opposto”.
“Ma un amministratore locale può abrogare una tassa nazionale? Fantasioso”. Va da sé che a capitalizzare l’incrocio continuo di spade, oltre alla candidata M5S Titti Mastropasqua, potrebbe essere il competitor Angelantonio Angarano, o Angelo “perché chi fa politica deve farsi dare del tu e dare del tu a tutti i cittadini”. Con lui in pista il big Francesco Boccia, di buon grado in corsa per il ruolo di capolista: “Candidatura di servizio ma anche un modo per dimostrare che ci stiamo mettendo la faccia”, chiarisce. E l’aspirante Sindaco detta la linea, ritagliandosi il ruolo di “primus inter pares”e garante del programma ma non rinunciando a rintuzzare gli avversari che “promettono ora ciò che in sette anni non hanno mantenuto e realizzato”. “Segnali di cambiamento”, cita il claim ispirato alla segnaletica stradale, le cui frecce indicano la direzione meglio di quelle apparse ad inizio mese sul sito del Pd nazionale, indicanti sì “l’unica via d’uscita”, ma per una svista rivolte a destra. Sarà di buon auspicio? Stiamo a vedere.
(a.bucci1@libero.it)