Emiliano: 'Martina porti
la xylella a Bruxelles'
Anche Michele Emiliano interviene sull'incresciosa vicenda che vede gli ulivi colpiti dalla "xylella fastidiosa" e dairisvolti conseguenti alla decisione assunta dalla Francia di alzare gli argini all'importazione di piante provenienti da zone cosiddette "a rischio".
Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia dichiara: "Come è noto nelle scorse ore la Commissione europea ha ritenuto che la decisione della Francia di prendere misure nazionali aggiuntive intese a prevenire la diffusione della Xylella fastidiosa sul suo territorio "é in linea con la legislazione Ue".

"La Commissione ha chiarito che in caso di pericolo imminente, uno stato membro può immediatamente prendere misure ulteriori contro le importazioni da paesi terzi, qualora l'UE non ne abbia adottate (o adottate in tempo) di specifiche".
"La prossima riunione prevista del Comitato permanente per la salute delle piante, in cui dovranno essere discusse e auspicabilmente votate le nuove misure, é prevista il 27 e 28 aprile. Nel dare il benvenuto al Ministro Martina e nel ringraziarlo della decisione di venire in Puglia in un momento tanto difficile per la nostra regione, alla luce della decisione sopra citata e della presumibile scadenza del 27 aprile, chiediamo con forza al Ministro di spostare decisamente la sede di discussione sulla Xylella e sulle sue tremende conseguenze (sociali ed economiche) a Bruxelles, sollecitando, insieme ai nostri europarlamentari e al capo gruppo del PSE, un tavolo di discussione e negoziazione permanente sul tema".

"Chiediamo, inoltre, che il Governo acceleri le procedure necessarie per includere all'interno del D.Lgs n. 102/2004 in tema di "Esoneri per calamità alle aziende agricole" le Fitopatie. Com’è noto, il Decreto 102/2004 ha lo scopo di garantire le produzioni agricole e zootecniche, nonché le strutture ed infrastrutture aziendali, dai danni conseguenti a calamità naturali o ad eventi eccezionali, tramite azioni di prevenzione volte alla salvaguardia delle imprese agricole".
"L'inserimento tra le calamità delle fitopatie, come la Xylella, consentirebbe l'utilizzo degli strumenti previsti dal decreto, ovvero, tra gli altri, la concessione di contributi pubblici, l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti etc. Il riconoscimento dello stato di calamità consentirebbe, inoltre, di aprire tavoli di negoziazione con il sistema bancario per la rinegoziazione e/o la postergazione dei crediti delle imprese coinvolte".
(gelormini@affaritaliani.it)