Ferorelli, primarie e lista civica
'Elezioni: Io Davide contro i Golia'
Bari – Non si sa ancora per certo se si celebreranno né in che modo ma le “primarie leggere” del centrodestra barese hanno già un nuovo contendente: Mario Ferorelli. Come anticipato da Affari, il presidente della circoscrizione San Nicola- Murat scioglie gli indugi e decide di essere della partita con una lista civica a proprio nome, destinata a rimanere in campo fino alle urne di maggio. Tanto per la scelta del primo cittadino, quanto per le sfide nei vari Municipi: “Lo faccio per dare un senso alla battaglia per la quale sono uscito dal Pdl”, spiega.
La Commissione dei quattro saggi, D’Ambrosio Lettieri, Gonnella, Gemmato e Bellomo - rispettivamente per FI, Ncd, FdI e schittulliani - si riunirà venerdì e solo allora potrebbe accordare il disco verde alle consultazioni popolari proposte dagli alfaniani e dalla squadra di Filippo Melchiorre. Fino ad allora, quelle sul tavolo restano proposte ed ipotesi, l’ultima delle quali prevedrebbe gazebo nei vari quartieri della città con opportuni schermi per proiettare i programmi dei candidati: “Sono un po’ come Davide contro Golia ma dalla mia ho la tradizione di una storia politica e la pragmaticità di quindici anni di governo”, commenta Ferorelli, annunciando una campagna low cost in giro sui bus della città per cogliere gli umori di cittadini e pendolari, come già sperimentato all’inizio della campagna elettorale dalla stessa Desirèe Digeronimo.
A chi gli chiede indizi sul programma, chiarisce che vorrebbe una città normale, una scatola nella quale riuscire a far stare tutto: “Bari è una città ferma, dopo i cantieri e l’indotto delle amministrazioni di Di Cagno Abbrescia. Ora quel volano va rimesso in moto e lo si fa innanzitutto sburocratizzando”, racconta. “Immagino la possibilità per un giovane di aprire un locale inviando una semplice raccomandata agli uffici comunali e provvedendo, solo nei sei mesi successivi, a dimostrare che sia tutto in ordine con l’aiuto dell’amministrazione”, azzarda. E cita, tra le priorità, sicurezza, ordine pubblico, decoro urbano e infrastrutture.
Va da sé che il rischio da correre è quello di indebolire il Nuovo centrodestra di Massimo Cassano, pronto a schierare sulla griglia di partenza Costantino Monteleone, e rafforzare Mimmo Di Paola, il quale non ha ancora preso posizione circa l’eventuale competizione. O lo stesso Filippo Melchiorre, il cui elettorato post aennino potrebbe rappresentare lo zoccolo duro dell’ex FI. Tutte supposizioni, per ora, senza il via libera degli sherpa. Almeno fino a venerdì.
(a.bucci1@libero.it)