Future Medicine, Cooperazione. Transfrontaliera IPA Adriatic 2007/13
Si è concluso dopo due anni dall’avvio concreto delle attività medico-scientifiche e di comunicazione, Future Medicine, il progetto europeo approvato nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatic 2007/13, che ha visti coinvolti tra i partners italiani: le Regioni Abruzzo con la Asl/4 e il Comune di San Valentino Citeriore, e Puglia con il Dipartimento di ginecologia del Policlinico di Bari e la Fondazione Degennaro. Insieme a Croazia, Serbia, Albania, Bosnia-Erzegovina e Slovenia. E la società Capitank.
La mission del progetto Ue è la realizzazione di una rete di centri di ricerca e di eccellenza specializzati in infertilità e medicina rigenerativa, al fine di indirizzare conoscenze ed esperienze verso un comune patrimonio fruibile dalle coppie, che ricorrono alle tecniche di riproduzione assistita.
Le attività medico-scientifiche dei centri italiani e stranieri coinvolti in Future Medicine sono state coordinate dalla regione Abruzzo, team leader del progetto, mentre le attività di comunicazione sono state gestite dalla Fondazione ‘Emanuele e Anna Degennaro’, che ha costruito ed avviato il website futuremedicine.it avente la finalità della disseminazione e divulgazione dei contenuti medico-scientifici prodotti dalla partnership.
Ciascun Paese membro del progetto per tutta la durata del medesimo ha ospitato sessioni di incontri e studi che sono stati proficui momenti di condivisione scientifica.
‘L’obiettivo raggiunto – chiosa Saverio Alberti, responsabile di progetto – è aver gettato le basi per la realizzazione di una unità pubblica procreativa in Albania. Anche gli altri partners hanno tratto benefici da questo progetto, per il quale abbiamo ottenuto dall’Ue un finanziamento di circa 3milioni di euro. Gran parte dei mezzi sono stati assegnati per le attività svolte in Italia, mentre le risorse residue sono state distribuite tra gli altri membri. Una delle misure che l’Ue utilizza per definire il successo di un progetto - conclude Alberti - è la percentuale di spesa e mi sembra che la Croazia stia riuscendo in modo molto rapido a raggiungere una percentuale di spesa quasi completa, il che è un ottimo indicatore’.