
"La quota di Alitalia in mano alla famiglia Riva è un bene economico certo e che è ancora in Italia: chiediamo che venga usata come garanzia perché sarebbe davvero assurdo che dopo aver inquinato e trasformato Taranto in una delle città più inquinate d'Europa ora nessuno pagasse il conto - continua Bonelli -. Perché il governo (che ha quantificato in 3-4 miliardi il costo degli interventi) non ha chiesto al gruppo Riva di sottoscrivere una fideiussione bancaria a garanzia di questa somma?
"Evidentemente l'unico scopo del governo era quello di bypassare il sequestro della magistratura restituendo a chi ha provocato questa situazione le chiavi dell'azienda introducendo per decreto la libertà di inquinare - conclude Bonelli -. Ho una forte preoccupazione che chi ha provocato questo enorme disastro ambientale e sanitario facendo utili per miliardi di euro, grazie alle azioni del governo Monti non pagherà un euro per le bonifiche".