
Ancora una volta i nomi di Silvio Berlusconi e del faccendiere Gianpaolo Tarantini compaiono contestualmente nell’ambito di un’inchiesta, stavolta seguita dalla Procura di Napoli. Tra i nomi, inoltre, un altro è quello non nuovo alle Forze dell’Ordine: l'imprenditore pugliese Enrico Intini. Nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità negli appalti per la costruzione del Centro di elaborazione dati della polizia, la Procura di Napoli ha disposto l'arresto ai domiciliari, infatti, dell'imprenditore stesso. Quest'ultimo avrebbe ''concretizzato il binomio tecnologia-mattone secondo un modus operandi costantemente perseguito dalle imprese della holding Finmeccanica, potenziando il margine di guadagno dell'associazione".
Dodici le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Guardia di Finanza nei confronti di manager e funzionari pubblici, con accuse a vario titolo di “associazione a delinquere, corruzione, abuso di ufficio, turbativa d'asta, frode in pubbliche forniture, rivelazione del segreto d'ufficio e falso”: ai domiciliari l'ex direttore delle specialità della polizia, il prefetto Oscar Fiorolli, Guido Nasta, Luigi De Simone; ordinanze di custodia notificate ai manager di Elsag, Carlo Gualdaroni e Francesco Subbioni; ordinanze di custodia cautelare in carcere a Mario Mautone, ex provveditore alle Opere pubbliche di Campania e Molise. Sono più di cinquanta, inoltre, i milioni di euro sequestrati preventivamente a carico di Elsag ed Electron.
Un ritratto inquietante quello delineato dagli inquirenti della Dda di Napoli, che rivela "i tratti distintivi di una struttura organizzata e consolidata che opera con la finalità astrattamente lecita di aggiudicarsi appalti dalla committenza pubblica in materia di sicurezza, attraverso l’utilizzo di illeciti strumenti del tutto avulsi dalla dinamica contrattuale e dal rispetto delle norme che guidano l’agire della pubblica amministrazione". Vicenda sulla quale i magistrati stanno lavorando dal 2007, grazie alle conversazioni intercettate sull'utenza dell’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise, Mario Mautone. Centrali nell’associazione, sempre secondo gli inquirenti, Carlo Gualdaroli, amministratore delegato di Elsag Datamat spa e Francesco Subbioni, amministratore delegato di Elecrton Italia srl: Gualdaroli e Subbioni, «avvalendosi del rapporto di collaboratori interni – si legge nella relazione del Gip - alla compagine societaria, Guido Nasta e Luigi De Simone, attraverso la mediazione di Lucio Gentile, hanno stretto relazioni affaristiche con esponenti istituzionali quali Mario Mautone e Oscar Fioriolli”. Ed è proprio qui che torna il nome del costruttore pugliese Intini: obiettivo dell’imprenditore, descrive negli atti la Guardia di Finanza, era di entrare a far parte del “circuito dei lavori per le grandi opere ed in particolar modo, far parte della short-list del Dipartimento della Protezione Civile”.
Tre i lavori affidati al gruppo imprenditoriale Intini, ma mai attualizzati: alcuni lavori da svolgere a L’Aquila in occasione del G8, lo Snipc (Sistema nazionale integrato Protezione civile) e degli scavi per il deposito della fibra ottica nelle Marche.