Lecce, Emiliano e Stefàno alla Sagra
'Riconnettere emozione politica e razionalità'
Mentre proprio a Lecce si consuma l'ennesimo strappo nel centrodestra, con la proposta di candidatura alla presidenza della Regione Puglia di Adriana Poli Bortone - in evidente chiave anti-Fitto più che in contapposizione a Francesco Schittulli - al cinema Santa Lucia Michele Emiliano va in onda con tutt'altro programma.

“La Sagra è il sacro della politica. Rappresenta la possibilità di condividere le idee, le competenze, i sogni, e soprattutto il desiderio dei pugliesi di scrivere il programma dal basso. Alla fine del percorso a maggio, torneremo a chiedere pubblicamente, in un weekend deliberativo, quali dovranno essere le pietre miliari del governo regionale”.
Con queste parole il candidato del centrosinistra e segretario del PD pugliese ha aperto la tappa della Sagra del Programma di Lecce, all’interno di un altro luogo da recuperare alla città, così come era stato fatto all'ex-cinema Capitol a Foggia. Quattrocento persone, moltissimi ragazzi e ragazze, partecipano ai tavoli tematici, con il supporto di oltre 80 volontari per far funzionare al meglio la macchina organizzativa. I lavori si concluderanno con il discorso di Emiliano nel pomeriggio aperto a tutti, e la presentazione del report finale con i contenuti della giornata.

Emiliano, con accanto sul palco Dario Stefano, ha rimarcato il valore delle primarie come buona prassi politica, che ha consentito alla coalizione di crescere democraticamente tenendo insieme storie e percorsi differenti: “Le nostre sono state primarie vere, e il confronto con Dario per me è stato importante e costruttivo. Abbiamo dato vita a un processo politico non scontato, che non va sottovalutato, e che ci distingue dalle altre coalizioni. Questo processo ci ha portato oggi a ritrovarci uniti per costruire insieme al popolo pugliese un modello di governo partecipato, non basato sull’uomo solo al comando o su deleghe in bianco. Qui, attraverso le Sagre, vogliamo riconnettere l’emotività della politica alla sua razionalità. Chiediamo ai pugliesi di esprimersi attraverso un percorso scientifico certificato da soggetti terzi. Saranno i cittadini, davanti alla nostra sintesi politica di questi mesi di lavoro, a dirci quali saranno i punti cardine del futuro governo regionale. Per la prima volta un programma terrà conto di ciò che davvero pensa e desidera il popolo di una regione”.
(gelormini@affaritaliani.it)