“Non sorprende che il Sindaco di Bari sia all’oscuro di quel che accade nella sua città", ha dichiarato in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino PdL Grande Città di Bari, "e di come l’allarme sicurezza stia diventando sempre più pressante in molti quartieri, come abbiamo visto anche a Torre a Mare, considerato che la principale attività del primo cittadino è quella di occuparsi della sua carriera politica e di calcare i palcoscenici della propaganda utile a tale scopo. Ieri lo abbiamo visto sfilare tra i carri allegorici di Putignano, ad esempio, mentre la città che dovrebbe amministrare si dibatte in mezzo a problemi sempre più gravi e irrisolti. Ma, si sa, per questa amministrazione è sempre Carnevale".
"Non siamo sorpresi, dunque, ma indignati, sì. Tanto più quando il sindaco Emiliano grida allo scandalo per non essere stato informato di quel che succede, lanciandosi in improbabili accuse al Governo (il Prefetto, il Questore?) che secondo il nostro ineffabile, mentre lui spende le giornate in chiacchiere e propaganda, dovrebbero trasformarsi nei suoi personali informatori".
"E ci indigna ancor di più quando si nasconde dietro l’impotenza dettata da poteri che non avrebbe, e invece la realtà è che non riesce nemmeno a mettere in atto quelli che ha, compresi quelli di fare in modo che la città si possa dotare di un sistema di videosorveglianza e di ottimizzare l’organizzazione della polizia municipale come gli consente la legge, in modo da supportare il lavoro che le forze di pubblica sicurezza svolgono in maniera egregia, ma nell’emergenza, dovendo fare i conti con i problemi legati alla carenza di risorse umane ed economiche".
"A Torre a Mare, diventata da un po’ di tempo terra di conquista per bande giovanili dedite alla microcriminalità e luogo di ritrovo per soggetti che rendono sempre più difficile la vita quotidiana dei residenti con comportamenti molesti e aggressivi, c’è una postazione fissa dei vigili urbani, ma perennemente vuota. Emiliano non si nasconda dietro il nulla. E si assuma le proprie responsabilità”.
(gelormini@affaritaliani.it)