Loredana Capone a Bruxelles per attrarre
investimenti nelle biotecnologie
Missione in Belgio di Loredana Capone per promuovere le biotecnologie made in Puglia
Missione in Belgio per promuovere le biotecnologie made in Puglia, un settore multiforme e trasversale che parte dalla salute dell’uomo per entrare in ogni comparto dell’economia.
La delegazione pugliese guidata dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone è a Bruxelles con l’obiettivo di attrarre investimenti in Puglia dai Paesi del Benelux (Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo), attraverso una promozione rivolta sia alle imprese di questi Paesi che a manager, professionisti e imprenditori di origine pugliese, che oggi risiedono lì e che sono interessati a promuovere e ad avere relazioni commerciali con la loro terra d’origine.
Il Belgio è stato scelto perché è un paese all’avanguardia nel campo delle biotecnologie, per la presenza di numerose multinazionali, di un sistema di ricerca avanzato e dei cluster che raggruppano università, imprese ed enti istituzionali.
La Regione Puglia (Sezione Internazionalizzazione) con Puglia Sviluppo va in missione, forte di un bagaglio di tutto rispetto: dal valore dell’esportazioni, che per la vendita dei farmaci all’estero assorbe quasi il 13% dell’intero fatturato export pugliese, alla presenza di investimenti importanti nel settore.
Si tratta della seconda tappa del Roadshow di “Invest in Apulia”, campagna di promozione per l’attrazione degli investimenti progettata dal Piano di marketing localizzativo regionale.
“Dopo l’aerospazio con l’appuntamento di Londra - spiega Loredana Capone - ci concentriamo sulle biotecnologie perché si tratta di un settore strategico per la Regione Puglia previsto anche nel nostro Piano regionale per la Ricerca e l’Industria 4.0, al quale stiamo lavorando.
La scelta fa parte di una strategia precisa e mirata che punta sull’innovazione, partendo dalle vocazioni del territorio. Il farmaco è un settore di punta della nostra economia: la categoria dei “medicinali e dei preparati farmaceutici” è la prima voce dell’export pugliese. Vale da sola nel 2015 più di 1 miliardo, cioè quasi il 13% dell’intero fatturato export pugliese con un trend di crescita (dell’1,9%) nei primi sei mesi del 2016. Ed è un settore nel quale le imprese stanno investendo in Puglia 130 milioni di euro con progetti che vanno dalla produzione su larga scala dell’antibiotico Spiramicina alla diagnostica robotizzata in sala operatoria, dagli integratori alimentari con i prodotti tipici pugliesi ai nuovi prodotti ortopedici a base di acido ialuronico, il tutto passando per innovazioni nel campo della teleassistenza sanitaria. Sono solo alcuni dei progetti pugliesi, che rappresentano tuttavia indizi preziosi di un mondo in fermento sul quale abbiamo puntato la nostra attenzione non soltanto sostenendo gli investimenti delle aziende già presenti in Puglia, ma cercando di far arrivare qui nuove imprese che alimentano sviluppo e lavoro per il nostro territorio”.
Puglia Sviluppo, la società in house della Regione, è il soggetto attuatore per il programma di attrazione degli investimenti in Puglia. “Il nostro lavoro - sottolinea l’amministratore unico Sabino Persichella - oltre ad attrarre nuovi investimenti ha convinto alcune multinazionali, che volevano andare via, a restare in Puglia e ad avviare nuovi progetti con i nostri incentivi. Oggi abbiamo già proposte di investimento per più di 1,4 miliardi di euro. Significa che gli strumenti funzionano, ma vanno promossi in tutti i Paesi strategici per la nostra economia. Per le biotecnologie quel Paese è il Belgio, uno dei poli più importanti in Europa. Per questo siamo fiduciosi nel successo della missione”.
All'evento tenutosi nella sede della Regione Puglia a Bruxelles hanno preso parte, portando la loro testimonianza, diverse imprese che hanno investito in Puglia nel settore biotech.
(gelormini@affaritaliani.it)