A- A+
PugliaItalia
Loredana Capone, nei sogni cominciano le responsabilità

Dopo essersi occupata di Sviluppo Economico con Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, la sfida affidata all’assessore Loredana Capone, da Michele Emiliano, è stata quella di rendere il binomio Turismo-Cultura ‘produttivo’.

Capone Puglia4

In pratica, fare in modo che quel ‘brand Puglia’ - affermatosi con lungimiranza e incisività nel mondo intero, - cominciasse a diventare catalizzatore di opportunità, lievito di crescita economica diffusa e frantoio di innovazione per il benessere comune, valorizzando e mettendo a frutto il patrimonio storico-artistico-culturale e paesaggistico della “Puglia, terra di accoglienza”.

Loredana Capone, col suo piglio volitivo - tipico della gente del Salento - e come un’ape regina e operaia, ha continuato nell’opera laboriosa che oggi vanta - con piena e indiscussa legittimità - una Puglia completamente diversa da quella di soli 15 anni fa: in cima ai desiderata d’ogni viaggiatore e proiettata nel futuro, così come naturalmente è protesa nel Mare Adriatico verso Oriente.

Capone Puglia5

Assessore, vogliamo a provare a sintetizzare un percorso di responsabilità in Regione, dato che parafrasando il suo odierno programma elettorale è dai sogni che comincia la responsabilità? O detto in altra maniera: i sogni, per realizzarli bisogna svegliarsi?

Antonio, è così. Potrei scegliere di fare l’elenco delle innumerevoli cose non fatte da chi oggi si candida, promettendo che cambierà le sorti della nostra terra. Ma mi fa piacere parlarti come ho sempre fatto, a un passo da ognuno dei miei interlocutori.

Vedi, la nostra coalizione avrà tanti difetti, ma c’è una cosa che ci differenzia dagli altri: l’uso della parola potere. Per me potere non sarà mai un sostantivo, ma solo e sempre un verbo: poter fare le cose, poterle fare con voi. Questa è la sintesi di ciò di cui mi sono occupata in questi anni. Quello che insieme ai cittadini, agli operatori, abbiamo costruito negli anni di sviluppo economico, di turismo e cultura. Per questo, e per tanti altri motivi - e lo dico da salentina - non possiamo decisamente tornare indietro di 20 anni.

Capone aeroporto 2

Un percorso avvincente e suggestivo, insieme innanzitutto ai collaboratori nei vari uffici regionali, ma anche con la galassia di operatori, sia turistici che culturali, in ogni angolo di Puglia e nei quattro cantoni del mondo.

Lo puoi dire a voce alta. Abbiamo camminato un passo dopo l’altro, trasformando l’arte e la cultura in un’occasione per cambiare noi stessi e le nostre città. Abbiamo sognato insieme ma, soprattutto, abbiamo lavorato insieme per costruire un orizzonte di senso, che fosse coerente con il nostro DNA, ponendoci due obiettivi su tutti: dare ai giovani un’opportunità in più per restare e restituire alle comunità quel senso di appartenenza ai luoghi che ormai cominciava a essere roba per pochi intenditori.

Per questo, abbiamo ricominciato a parlare di cultura nelle case, nelle chiese, nelle piazze, nei mercati coperti, non più solo nei luoghi deputati. Perché per farsi strumento nelle mani di tutti, la cultura doveva tornare a essere popolare. E così è stato.

Così un ex mercato coperto è diventato una biblioteca di comunità; un murales si è fatto ponte tra Caprarica e Cavallino, trasformando il muro che le divideva in un grande corridoio di storie comuni; un oratorio è diventato un teatro. Sono tantissime le storie che potremmo raccontare e tutte hanno un unico comune denominatore: la visione. E un pizzico di follia. Perché credetemi, mi hanno presa per folle all’inizio ma, come diceva Erasmo da Rotterdam: “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida e visionaria follia”.

Capone Puglia3

Per ovvie ragioni di legame territoriale - oltre che naturale bacino d’elezione - l’occhio benigno è spesso caduto sul tuo Salento. Altra sfida vinta, vista la deriva che rischiava di prendere, puntando sulla quantità più che sulla qualità.

La sfida era avere una visione capace di non dimenticare nessuno, di affrontare tutte le fratture, territoriali e sociali. Un po’ come la madre di famiglia che si prende cura dei suoi fgli, non è che uno è meglio degli altri: piuttosto qualcuno può avere un po’ più bisogno. E allora tu sei lì, a tenergli la mano.

Ecco il Salento è uno di questi figli: non è fragile e non è forte, è come la sua pietra, malleabile e dura al tempo stesso, una roba da maestri scalpellini, perché solo se sai interpretarne la vocazione può diventare una bellissima opera d’arte. In questi anni ha brillato e lo ha fatto con le proprie forze. Rispondendo prontamente a tutte le nostre sollecitazioni, cogliendone lo spirito, sposandone le strategie. Ma è questo che dovrebbe essere la politica: sinergia, esperienza, relazione, collaborazione, azione.

Si sa che le cose belle nascono sempre quando più teste si mettono insieme. Io dico sempre che nei sogni cominciano le responsabilità e noi abbiamo sognato forte, ma insieme siamo riusciti a dare loro il volto della realtà. Che cosa c’è di più bello?

Capone Patruno

Sul fronte culturale, insieme al Direttore di Dipartimento, Aldo Patruno, sono stati effettuati passi da gigante, tanto da diventare - anche in questo settore - modello per molte altre Regioni italiane. Anche nel modo con cui si è riusciti a reagire alla pandemia ed alle conseguenze del lockdown diffuso.

Senza alcun dubbio, per cui lasciami dire ’Chapeau!’ al preziosissimo e qualificato lavoro di Aldo Patruno e dei suoi collaboratori. Oggi finalmente la Puglia è un grande cantiere culturale e un meraviglioso palcoscenico per i suoi talenti. Abbiamo provato a dare speranza ai sogni di affermazione dei nostri giovani, senza mai perdere di vista le radici, senza rinunciare a quello stile di vita lento che fa di ogni azione, ogni gesto un rito quotidiano collettivo, un’onda controcorrente, un canto.

Capone sogni

Abbiamo sostenuto le loro idee, provato a dare un respiro più lungo alle loro attività così che potessero crescere, consolidarsi, talvolta strutturarsi e dare lavoro più stabile ai propri dipendenti. Perché la cultura è soprattutto amore ma è anche lavoro e merita la dignità e il rispetto dovuto a tutti gli altri. Non è stato un percorso semplice ma alla fine i primi risultati sono arrivati e in cinque anni abbiamo 5mila occupati in più.

L’emergenza Covid ha cambiato l’ordine delle priorità per gli uomini e per il pianeta. Uno spazio nuovo si profla per l’arte e la cultura, per la sua capacità di accompagnare l’esistenza verso un orizzonte di senso, di fare comunità, di ricostruire un equilibrio nuovo tra l’uomo e la natura. Per tutti questi motivi, proprio con Aldo Patruno, abbiamo messo a punto il Piano straordinario “CUSTODIAMO LA CULTURA”, finanziandolo con 17.150.000 euro.

Capone sogni cielo

Uno strumento che punta a conciliare la necessità di assistenza nel breve periodo, che l’intero sistema regionale della Cultura reclama a gran voce nel momento più acuto della crisi, con l’esigenza di avviare una riprogrammazione nel medio periodo che traghetti il sistema verso il suo “rinascimento”.

Un Piano che, in aggiunta alle misure fiscali e di sostegno al reddito e agli ammortizzatori sociali messi in campo a livello europeo, nazionale e regionale, vuole affiancare un sostegno a fondo perduto, per evitare di disperdere l’immenso patrimonio costruito negli ultimi 10 anni, ad investimenti sulla produzione artistica, l’innovazione digitale, la formazione del pubblico, la programmazione per il 2021.

Assessore Capone, che Puglia ritroverà all’indomani del giro di boa elettorale del 20 e 21 settebre?

Quella che abbiamo lasciato poche settimane fa, per poterci dedicare a una campagna elettorale certamente anomala, ma allo stesso tempo sempre coinvolgente. La Puglia è diventata una comunità sempre più accogliente: ha un patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico magnifico da offrire ai viaggiatori; ed è sempre più facilmente raggiungibile grazie al grande sviluppo di collegamenti aerei. 

Capone Puglia2

La nostra è un’ospitalità che fa la differenza: chi viene non si sente turista, ma un cittadino temporaneo. Ogni luogo, città, borgo ha la sua peculiarità in Puglia ed è abitato dal calore della sua gente. La Puglia consente di fare, in ogni stagione, un’esperienza di viaggio in pieno stile mediterraneo, dove i luoghi, le persone e le storie rappresentano gli elementi di forza. Il mix tra autenticità e innovazione è il filo rosso che li tiene insieme. È questa la Puglia, autentica, inedita e accogliente: che preserva la tradizione, ma è anche capace di innovare, che con tenacia e perseveranza abbiamo promosso in Italia e all’estero.

Perché, in definitiva, la Puglia del cambiamento non è un libro dei sogni, ma oggi è realtà quotidiana: soprattutto se ci si impegna, si studia, si fa squadra.

(gelormini@gmail.com)

Commenti
    Tags:
    loredana caponemichele emilianosalento lecce sogni responsabilità turismo culturaaldo patrunoresponsabilità sogni







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.