Municipi, Ncd provoca: “A chi non siamo graditi?”.
FI: “Gioco di specchi”
Bari – Ncd non va al braccio di ferro e, non solo chiude il coordinamento cittadino con l’ipotesi di una rosa di nomi da proporre a Mimmo Di Paola per sbloccare l’impasse sui Municipi, ma è pronto anche a rinunciarvi ed affidare all’ingegnere di Impegno Civile pieno mandato sulla questione. Eppure il clima resta teso: diffidenza, timori di assi malcelati e le frecciate degli alfaniani inviate per direttissima agli azzurri infiammano il pomeriggio. Facendo chiudere con un nulla di fatto anche l’ennesimo vertice convocato al Faro: “Questioni retoriche e provocatorie, frutto di un gioco di specchi”, le definisce Antonio Distaso.
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La timeline resta confermata e le formazioni - ad eccezione della pattuglia vicina a Massimo Cassano ma con le new entries dell’Udc - hanno annunciato la convention unitaria in Fiera del Levante, prevista per sabato prossimo. Rimarrebbe sul tavolo anche la data di lunedì 7 per sciogliere il nodo delle nomination sulle maxicircoscrizioni, se non fosse per le stilettate del senatore barese agli amici di FI. “Ritenete, come noi, che sia utile che tutte le forze politiche della coalizione si mobilitino in maniera compatta o esistono volontà o motivi di disaccordo per i quali uno o più partiti risultano non graditi alle altre forze della coalizione?”, chiedono sibillini. In altre parole: “Se Fitto e i suoi non ci vogliono, lo dicano apertamente”. E rincarano la dose, chiedendo se anche per il capoluogo come “in tutte le principali città della Puglia e in molte a livello nazionale”, si sia intenzionati a stringere un “patto solido, a prova di strategie alternative” e accordare “un sostegno “inossidabile” al candidato”.
Dall’altra parte, le malelingue non hanno visto di buon occhio il faccia a faccia tra il neo sottosegretario e l’ex numero uno di AdP, prima di archiviare anche il ventaglio di nomi: che ci sia qualcosa in più, oltre ai cartelloni in tandem in città? Ad ogni modo è Distaso a rispondere per le rime all’ex collega, derubricando a “risibili, ancorché frutto di un processo psicologico degno di specialisti della materia”, le domande rivolte “smentite al tavolo dalla stessa delegazione di Ncd”. E ribalta: “Vediamo con nettezza riflesse le stesse questioni sollevate sino ad oggi ad Ncd tanto da Di Paola, quanto dalla intera compagine di centrodestra”.
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Intanto, l’ultimo fuoco di fila è sui nuovi arrivati tra le fila degli schittulliani. Si tratta della psicologa Patrizia Facchini e di parte del gruppo che con lei ha deciso di abbandonare “Riconosciamo Bari” e Desirèe Digeronimo, dopo aver lavorato "senza alcun pool" sulla parte del programma relativa al sociale: “Personaggi in cerca d'autore. Del resto, se la Melini può andare con Decaro, figuriamoci la Facchini…”, commenta amara l’aspirante prima cittadina. E l’ex compagna di squadra si difende: “Nessuna mancanza di coerenza, nonostante sia stata oggetto di accuse e livore. Semplicemente si tratta di un percorso che è passato dalla fase della proposta a quella della protesta e nel quale in cinque non ci siamo più riconosciuti”. “Per quanto mi riguarda, non cerco e non voglio candidature. Sono un tecnico e come tale ho deciso di portare il mio contributo anche all’interno del Movimento del Presidente Schittulli, che stimo per le sue battaglie prima ancora che per la collocazione politica del suo gruppo”, spiega. Intesa vicina? Nel frattempo, si naviga a vista.
(a.bucci1@libero.it)