
Bari – Non c’è pace per Nichi Vendola: nel giorno della presentazione ufficiale della squadra dei capilista “indipendenti” di Sel per le prossime Politiche, non bastano i sondaggi di Governance Pool 2012, la classifica del gradimento dei governatori di “Ipr Marketing” a sottrargli tre punti percentuali rispetto al 2011, ma proprio dalla Puglia cadono nuove tegole sulle consultazioni di fine anno per le candidature al Parlamento.
“Sono una persona seria e, sia pure amareggiato per il risultato delle Primarie (a causa di scorrettezze che in varie parti del territorio pugliese, soprattutto nel foggiano e nel brindisino, hanno sporcato il risultato delle stesse), ribadisco come ho già scritto di considerarmi il vincitore morale di queste consultazioni”, manda a dire il presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna dalla sua pagina Facebook, dopo il piazzamento in quarta posizione decretato dalle urne e la decisione di ritirarsi dalla corsa.
“Oltre tremila elettrici ed elettori che sono andati fisicamente a votarmi (quando hanno trovato il seggio regolarmente allestito, ripeto) rappresentano un grande patrimonio di valori umani e politici e nel rispetto di queste compagne, di questi compagni e della loro stima non posso che invitare quanti, candidati e non, in questi giorni si stanno distinguendo in polemiche che offendono l’immagine politica di Sel, a fermarsi e a cessare ogni contesa, nel rispetto proprio di chi crede nel progetto di Vendola”.

Sulle barricate anche il collega di partito Arcangelo Sannicandro, originario di Corato, già sindaco di Trinitapoli e alla terza legislatura in Via Capruzzi. Il terzo gradino del podio da lui ottenuto, al termine di una competizione tutta in salita, con tanto di seggio elettorale sorto in zona Cesarini a Borgo Croci a Foggia e poi contestato, si è tramutato in una sesta posizione in lista. Difficile, anche se non impossibile, da capitalizzare dato il pronostico di almeno sei deputati eletti.
L’avvocato non ci sta, chiede l’avanzamento in quinta posizione e denuncia l’“arbitrarietà nella composizione delle liste, che non tiene conto del risultato delle primarie e mortifica la legge sulle preferenze di genere 50 & 50”. In suo sostegno anche una un ricorso della segreteria provinciale di Sel, guidata da Domenico Rizzi, pronto a rimettere sotto i riflettori il conteggio finale.
E se almeno per il presidente dell’Assemblea Regionale sembra potersi profilare la testa di una lista civica di sostegno a quella del partito del Rivoluzionario Gentile per Palazzo Madama, prima che l’ipotesi venga promossa al rango di indiscrezione, Introna cita Corrado Alvaro: “La più grande disperazione che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile”.
(a.bucci1@libero.it)