Regionali, Gentile e Minervini
insieme per arginare Emiliano?
Bari – Per ora è poco più di una ipotesi surreale ma i supporters di entrambi ci sperano: Elena Gentile e Guglielmo Minervini in un asse ad hoc per candidarsi alle primarie e giocare da terzo incomodo contro Michele Emiliano e Dario Stefàno? Sì, perché se sul fronte dei vendoliani qualcuno parla di un possibile lasciapassare del Governatore accordato già nelle ultime ore al senatore salentino, tra i democratici la partita è assai più complessa e di mezzo ci passano le regole dello Statuto nazionale per le nomination alternative ai gazebo: 35% delle firme dei delegati in Assemblea o del 20% degli iscritti al partito.
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Per capire se ci saranno gli estremi per tentare di costruire qualcosa, insieme o singolarmente, c’è tempo fino al 30 settembre prossimo, data ultima per stabilire la griglia di partenza per la competizione di novembre. Intanto, è pretattica: dall’opzione Pelillo a Sergio Blasi, per nulla restìo nel palesare riserve sull’”arcipelago” di liste al quale lavorano Emiliano e Procacci ma non per questo necessariamente della partita. A persuadere l’ex Sindaco di Cerignola, fresca di nomina all’europarlamento, a farci un pensierino – invece - potrebbe essere l’ingente bottino di preferenze conquistato proprio nella corsa a Bruxelles, magari con l’assist dei dalemiani di Bordo.
Ed il Gladiatore lo sa, tanto da aver deciso di presidiare la Capitanata in prima persona da assessore in quel di San Severo e blindare il segretario provinciale Piemontese. Nonostante la performance poco brillante del partito dauno alle amministrative e le bordate dell’ex titolare regionale della Salute. Che la sfida tra i due saltata per un soffio al congresso e sfiorata alle Europee si riproponga per il dopo Vendola? Difficile dirlo ma anche l’appoggio del molfettese Minervini, attivo tra i “laboratori dal basso” di Bollenti Spiriti e le iniziative di Equapulia contro il lavoro nero, potrebbe bilanciare geograficamente con l’hinterland barese e tra i moderati. Tanto più visto l’appoggio recente dei popolari di Gero Grassi al renziano Pagano per la segreteria provinciale.
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Solo suggestioni, s’intende, e venerdì si riunisce la direzione dei dem. Non è affatto detto che il passo indietro del Rivoluzionario gentile, dato per imminente, possa indurre aspiranti successori a privarsi di un’estate di lavoro sotto traccia e scoprire le carte. Non prima di settembre, almeno.
(a.bucci1@libero.it)
Foto: lanotiziaweb.it