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Salento, Parco di Porto Selvaggio Un patrimonio da valorizzare

L'ineasauribile ricchezza del patrimonio pugliese continua a produrre incanto, sorpresa e stimoli come contributi spontanei ad una carica attrattiva, che ha decisamente pochi eguali sul palcoscenico turistico-ambientale internazionale. Dal Salento ancora una testimonianza di opportunità in questo avvio del 2017.

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L'assessore regionale Loredana Capone ha effettuato un sopralluogo tra le emergenze del Paleolitico all'interno del Parco di Porto Selvaggio insieme con il sindaco di Nardò, Giuseppe Mellone, e l'ex Assessore alla Cultura, Mino Natalizio.

"Uno scenario - ha detto la Capone - di infinita bellezza fatto di un paesaggio naturale unico, che si incastona in una dimensione storica e culturale che possiamo far diventare culla di un'esperienza turistica densa e significativa. Si tratta del Parco di Porto Selvaggio in cui le emergenze paleolitiche si sommano alla bellezza dei luoghi e del mare".

"C'è una parte significativa del patrimonio culturale della Puglia poco conosciuto e ancora meno valorizzato - ha sottlineato l'assessore - e riguarda le emergenze risalenti al periodo Paleolitico e Neolitico. Le attività di scavo e le ricerche riportano alla luce reperti e storie di struggente suggestione. Una parte importante di questo patrimonio si concentra sulla costa neretina tra la Torre dell'Alto e Torre Uluzzo nello straordinario contesto ambientale e naturalistico di Porto Selvaggio".

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"Qui scava da anni, animata da grande passione e competenza, Filomena Ranaldo dell'Università di Siena che, questa mattina, ci ha guidato nel sopralluogo voluto dall'Amministrazione Comunale per approfondire dimensioni e caratteristiche scientifiche del patrimonio preistorico e del territorio Neretino, e valutare le strategie di valorizzazione con il patrimonio naturalistico e ambientale di Porto Selvaggio, la civiltà rurale concentrata nelle antiche masserie, l'istituendo museo della Preistoria e lo straordinario centro storico di Nardò".

"Ogni iniziativa - ha precisato Capone - dovrà essere coerente con la pianificazione strategica proposta nel bando del Ministero dei Beni culturali sulla valorizzazione della Progettualità Culturale, di cui Nardò è comune capofila dell'aggregazione Arco Ionico e per la quale è imminente l'esito della apposita commissione di valutazione".

Nel frattempo - ha proseguito - bisogna agire con gli strumenti a disposizione, ma senza perdere di vista il contesto generale. Una grande opportunità è offerta dal bando della Regione Puglia relativo alla Valorizzazione degli Attrattori Culturali e Naturali. Il Comune è chiamato a mettere in campo una progettualità capace di tenere insieme esigenze di tutela del Patrimonio con quelle di Valorizzazione e Fruizione Culturale e Turistica del territorio".

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La parola d'ordine è riuscire a tradurre in valore economico e in occupazione, l'imprenscindibile valore culturale ed ambientale del territorio.

L'incontro si è concluso con l'impegno del sindaco Mellone a convocare a breve un tavolo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del Parco e nelle attività di scavo. Al sopralluogo erano presenti anche il consigliere Paolo Maccagnano e altri consulenti e tecnici dell'Amministrazione Comunale.

(gelormini@affaritaliani.it)

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