
La musica come propulsore di crescita e sviluppo economico: è la proposta lanciata da Dario Stefàno, capolista al Senato in Puglia con Sel, che ha deciso di sostenere pubblicamente l’”Appello per il jazz e le altre musiche d’oggi”.
“A me piacciono le sfide ambiziose – ha detto Stefàno, che è il primo candidato in Puglia ad aver firmato la petizione- quando ho iniziato a occuparmi dell’agricoltura pugliese, nessuno avrebbe scommesso che sarebbe divenuta così attrattiva per i nostri giovani, che oggi invece nell’agricoltura vogliono investire per il proprio futuro. Lo stesso mi piacerebbe succedesse con la cultura, con l'arte che, sono convinto, a differenza di altri, possa “dare da mangiare”. Immagino un Paese in cui la musica possa divenire motore di crescita e sviluppo economico, proprio come abbiamo già dimostrato in Puglia in questi anni”.

L’iniziativa nazionale, che in Puglia ha come testimonial tra gli altri Raffaele Casarano e tutto il gruppo del Locomotive Jazz Festival ha avuto già l’adesione di Stefano Bollani, Enrico Rava, Stefano Benni, Niccolò Ammaniti, Maria Pia De Vito e tanti altri, tra giornalisti e professionisti, manager e tecnici della musica.

La petizione, a cui si può aderire on line su www.xiljazz.it, propone:
- Un diverso sistema di finanziamento della musica superando i limiti del Fus, con una maggiore attenzione per le strutture specializzate nel jazz e nelle musiche d’oggi, stemperando il privilegio esistente, nella prassi se non nella legge, verso la musica classica.
- Che nella determinazione dei finanziamenti venga premiato il “rischio culturale”: l’attività dei musicisti giovani o di quelli impegnati nella sperimentazione di nuove forme e nuovi linguaggi; l’attività dei promoter che operano in zone periferiche e disagiate.
- L’adozione di parametri di valutazione che favoriscano il lavoro dei musicisti libero- professionisti, oggi penalizzati rispetto a quelli stabilmente occupati.
- L’istituzione di una orchestra nazionale del jazz, dotata di fondi per la creazione di nuovo repertorio.
- L’istituzione nel campo del jazz e delle musiche d’oggi di uno speciale fondo per il sostegno dell’attività all’estero
- L’istituzione di un fondo per la cooperazione, volto a favorire le strutture di musicisti associati e le co-produzioni fra strutture organizzative.
- Un costante lavoro sulla formazione e sul decentramento, nella ricerca di nuovo pubblico a partire dalle scuole
- Una più ampia presenza nelle commissioni di valutazione di esperti di musica jazz ed attuale, non limitandola ai soli rappresentanti della musica classica, e l’inclusione di commissari designati “dal basso” (promoter, musicisti, associazioni, produttori).
(gelormini@affaritaliani.it)