Vendola si dimette da deputato
"Contro di me menzogne e meschinità"
Bari – Nichi Vendola lascia Montecitorio. Lo aveva annunciato a margine di un incontro con il leader Pd Pierluigi Bersani, e a confermare le dimissioni da parlamentare proposte all'emiciclo è anche un post sulla pagina Facobook del Governatore: “C'è stata contro di me una strumentale e infondata campagna di stampa, con menzogne e meschinità sul fatto che avrei potuto sommare emolumenti differenti”, manda a dire stizzito, precisando di non aver “mai avuto nessuna intenzione di restare deputato: ho detto che voglio restare presidente della Regione Puglia, e lo farò”.
IL RICORSO/ Parlamento o Regione? “In undici non rispettano la legge”
Secondo indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni da Via Capruzzi, non era repentina l’ipotesi per la quale l’abbandono dello scranno alla Camera da parte del Rivoluzionario Gentile e dell’intera pattuglia pugliese sarebbe slittato a dopo l’elezione del nuovo Capo dello Stato. Ad accelerare sulla road map, invece, potrebbero essere state le dimissioni del Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, sotto il pressing dei ricorsi presentati al Tribunale dai Radicali italiani.
Nel Tacco dello Stivale capofila era stata, non più di una settimana fa, la tarantina Annarita Digiorgio, chiedendo l’incompatibilità dalla carica di consigliere regionale e di Presidente della Giunta per il leader di Sel, oltre che per gli altri 10 consiglieri partiti per la Capitale, con conseguente decadenza dall’incarico. A norma di legge, la 154 del 1981 all’articolo 6, le tempistiche adottate, infatti, andrebbero ben oltre il countdown dei 10 giorni canonici, a decorrere dalla proclamazione degli eletti del 5 marzo scorso, concessi ai neo deputati e senatori delle Politiche per eliminare le condizioni di incompatibilità.
L'ANNUNCIO/ Vendola: "Resto in Puglia per il bene dei pugliesi"
LE REAZIONI - Ad aprire subito il fuoco è il Pdl: “Da anni Vendola usa la sua carica di presidente della Regione Puglia solo per costruire il futuro politico suo e del suo movimento. In realtà un futuro politico suffragato in maniera molto inferiore a quanto lui si aspettasse”, attacca l’europarlamentare Sergio Silvestris, accusando il Masaniello terlizzese di utilizzare la tolda di comando di Lungomare Nazario Sauro come trampolino di lancio per le proprie ambizioni. E di segno uguale è la chiosa del consigliere regionale Euprepio Curto, in quota Fli, convinto che dietro la decisione non ci sia “nessun amore verso la Puglia e i pugliesi”: “Se Vendola si è dimesso da deputato optando per la guida della Regione Puglia, vuol dire solo e soltanto che le elezioni politiche sono vicine”, anticipa, mentre sulle dichiarazioni rese alla stampa tornano gli autori dell'azione legale: “Al suo ho sempre detto che voglio restare Presidente della Puglia e lo farò non possiamo non rispondere chiedendo come mai non abbia formalizzato le dimissioni dalla Camera nei tempi previsti dalla legge”, replicano, riservando una stilettata anche all’opposizione: “Al Pdl che accoglie la decisione con un "finalmente", ricordiamo che ad oggi tra le loro fila risiedono ancora 6 incompatibili”.
(a.bucci1@libero.it)