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"Vera Puglia”: Marmo candidato alle Primarie incerte del centrodestra

Bari – Non si sa neppure per certo se si faranno ma le Primarie del centrodestra pugliese hanno il primo candidato ufficiale: Nino Marmo, ex aeenino di lungo corso, alla quarta legislatura in Via Capruzzi e già assessore alla Formazione e poi all’Agricoltura, con Raffaele Fitto. “Mi candido avendo in testa un unico obbiettivo: far tornare a vivere la Vera Puglia. Quella delle eccellenze locali, degli agricoltori, degli imprenditori, dei giovani e di uomini e donne che, nonostante tutte le difficoltà, lavorano ogni giorno per migliorare sempre più la nostra splendida terra”, spiega il diretto interessato, battendo sul tempo il meno convinto Schittulli.

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Non che le parole di Giovanni Toti, ospite al meeting azzurro del fine settimana e componente della Commissione nominata ad hoc dall’ex Cavaliere, abbiano spianato la strada ai gazebo del Vicerè di Maglie. In compenso, per capire meglio che aria tira nella Capitale bisognerà aspettare mercoledì, quando il leader forzista riunirà i coordinatori regionali per condividere le linee generali: “Le primarie non sono un dogma e con Toti ho un buon rapporto ma, a luglio, ha firmato con me ai banchetti fuori da Montecitorio per dare il via libera”, ha rintuzzato l’ex Ministro per gli Affari Regionali, ribadendo che la partita sia destinata a giocarsi in primis sui territori. E Marmo offre la sponda e approfitta dello stallo per lanciare il sasso nello stagno: “Le primarie rappresentano l’ultima occasione che abbiamo per ricomporre un’intera comunità politica e permettere a tutti i pugliesi, che non si riconoscono più nel governo della sinistra, di condividere e partecipare alla stagione del cambiamento”, argomenta, confermando i rumours che lo hanno preceduto nelle ultime settimane.

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In questi 10 anni l’immagine della Puglia è stata sfruttata solo per perseguire ambizioni personali, mentre si nascondeva la verità delle cose, fatta di perdita di posti di lavoro, crisi economica, servizi sanitari inefficienti e crescente insicurezza. Ora è arrivato il momento di dire basta”, attacca citando Pinuccio Tatarella: “I pugliesi hanno il diritto di chiedere molto di più e la politica, quella che fa le cose, deve iniziare a dare”. Difficile che dopo la discesa in campo dell’andriese – verosimilmente intenzionato a capitalizzare lo zoccolo duro della fiamma finiana - possa concretizzarsi una seconda nomination dalla Bat, attualmente divisa tra il Sindaco Nicola Giorgino o il biscegliese Silvestris. E se non si registrano ulteriori novità circa il papa straniero della società civile né sulla posizione degli alfaniani, in attesa di segnali romani, gli occhi sono puntati sull’inquilino di Via Spalato, rimasto in silenzio anche dopo il niet sul Consiglio comunale barese ma ancora lontano dalla griglia di partenza dei gazebo. Ammesso che non li smontino prima, s’intende.

(a.bucci1@libero.it)

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