A- A+
PugliaItalia
Xylella avanza inesorabile. Consiglio Regionale: seduta monotematica

La xylella fastidiosa avanza inesorabile e il monito di Coldiretti Puglia torna in occasione della seduta monotematica dedicata al tema Xylella dal Consiglio Regionale: “E’ gravissimo aver esteso l’area di contenimento ad una zona fino a poche ore fa ritenuta indenne, che comprende i comuni Alberobello, Locorotondo, Fasano, Martina Franca, Massafra, Statte e Crispiano".

xylella ulivi gruppo
 

"E’ una macchia che si sta allargando a vista d’occhio sulla stessa immagine dell’olivicoltura pugliese che resterà indelebile, a meno che non si passi dalle parole ai fatti”, è il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, per l’approvazione da parte del Comitato Ue per la salute delle piante della proposta della Commissione Ue di estendere l'attuale area di quarantena per la Xylella in Puglia di circa 20 km verso il nord della regione.

cantele2
 

“Anche l’UE ha gravi responsabilità - incalza Cantele - circa gli inaccettabili ritardi nell’affrontare l’emergenza fitosanitaria causata dalle frontiere colabrodo. La mancanza di efficaci misure di controllo alle frontiere e del doveroso embargo avverso le aree da cui proviene il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi, come ad esempio il sud America al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto, hanno causato un danno irreparabile all’olivicoltura di Puglia. Ora l’UE non può calare la scure e lavarsene le mani, considerato che nei 100 metri dall’eventuale pianta infetta saranno espiantate anche ciliegi e mandorli, che in quell’area sono fiorenti e produttivi”.

Xylella UE
 

“L’altra faccia del disastro riguarda le aziende vivaistiche salentine, su cui c’è meno clamore, ma il bilancio risulta altrettanto drammatico. Soprattutto a Massafra lavorano imprese vivaistiche di grande professionalità – denuncia Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – che rischiano di non poter più produrre  l’intera lista delle  120 piante specificate. Il comparto delle piante ornamentali in Puglia ha raggiunto i 185 milioni di euro di valore, con un incidenza dell’11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale. Il dato sulle aziende è particolarmente significativo ed ha un maggior valore strutturale rispetto a quello sulle superfici che è maggiormente soggetto ad oscillazioni stagionali”.

Di Gioia assessore
 

"Nel sub-comparto del vivaismo la Puglia è emergente - conclude Coldiretti Puglia - tanto da contribuire in misura rilevante, negli ultimi dieci anni, alla crescita nel Mezzogiorno, dove le aziende salgono a 1.651 unità (+643) per una superficie di 1.552 ettari (+783)". 

L'introduzione dell'Assessore all'Agricoltura, Leo Di Gioia, ha dato il via al dibattito in aula: “Un’occasione importante per far conoscere a tutti l’attività svolta in tema di Xylella e per lasciare anche agli atti del Consiglio la documentazione delle interlocuzioni con le Istituzioni sovraordinate che il Governo regionale ha avuto nel corso dei mesi”.

"Partendo dal febbraio 2016, anno in cui l’amministrazione Emiliano ha assunto il coordinamento delle azioni di contrasto alla Xylella fastidiosa", Di Gioia ha ricordato, "che sulla Regione pendeva già una procedura di infrazione promossa dall’UE nei confronti dello Stato italiano, in cui si contestava il mancato abbattimento degli alberi infetti e quelli nel raggio di cento metri e mancanza del monitoraggio circa la presenza della Xylella.

di gioia emiliano
 

"Situazione che era stata gestita inizialmente dal commissario Silletti, ma su cui poi è intervenuta la Procura di Lecce, ordinando il sequestro degli ulivi. La Regione ha pertanto incentrato la sua attività sul monitoraggio valutata positivamente dagli ispettori UE tanto da indurre la Commissione europea a sospendere la procedura".

"Nella primavera del 2017 il processo di svellimento degli alberi identificati come infetti ha subìto dei rallentamenti derivanti dalla normativa nazionale a tutela del paesaggio, dei vincoli idrogeologici tanto da indurre il presidente Emiliano ad inviare una lettera al Presidente Gentiloni in cui si chiedeva una deroga per procedere al taglio delle piante infette".

L’assessore ha riportato quindi il quadro emerso dai monitoraggi: ad oggi le piante infette nella zona di contenimento sono 3.700 circa, su un totale di 198.000 piante campionate e per le quali la Regione ha già notificato 144 provvedimenti di abbattimento su 460 piante coinvolte e sono in corso 102 provvedimenti in invio per le notifiche per altri 570 piante".

xylella olivi 400x200
 

"Gli alberi estirpati sono 222 e ne sono previsti di ulteriori", ha precisato Di Gioia, "Sono invece in corso di definizione i decreti ingiuntivi per gli oliveti ricadenti nel comune di Oria, considerato che insieme a Francavilla Fontana, sono i Comuni dove è stato registrato l’85 per cento dei nuovi casi positivi, ma nei quali, per effetto della sospensiva del TAR l’anno scorso non è stato possibile tagliare le piante infette. Una situazione su cui incombe in queste ore la decisione della Commissione europea che sta valutando l’estensione dell’area di quarantena rispetto alla delimitazione fatta dalla Puglia".

“Ci sono zone - ha spiegato Di Gioia - che oggi non hanno nessuna pianta malata che diventeranno zone delimitate domani mattina, così come ci sono zone oggi che non sono aree infette nelle quali stiamo combattendo al TAR per fare gli abbattimenti, per salvare i confinanti, per salvare i Comuni, per salvare le aree di interesse generale, per salvare la Piana olivetata che ormai è un monumento nazionale, che, invece, diventando zone infette, diventeranno di fatto aree dove non si potranno più praticare i tagli degli alberi”.

“Oggi, dal punto di vista dell’olivicoltura - ha concluso Di Gioia - stiamo consegnando un pezzo della Puglia alla morte solo per un atto amministrativo, che va contro l’Italia per l’irragionevole quantità di norme contraddittorie in questa materia”.

ulivi xylella2
 

L’assessore Di Gioia ha ricordato infine tutti gli interventi messi in campo: “A parità di tassazione questa Regione dal 2015 affronta per intero il finanziamento di tutte le attività legate alla Xylella. Nel 2016 sono stati 7 milioni, nel 2017, 8 milioni. C’è una previsione nel bilancio di oggi di 5,4 milioni di euro. Quindi, oltre ad essere gli unici che fanno la ricerca, siamo gli unici che pagano per i monitoraggi e per tutte le attività, anche di piccolo cabotaggio, che si svolgono a livello locale. Avevamo il dovere morale di studiare qualcosa che andasse anche un po’ oltre la gestione dei problemi. Con un accordo partenariale con tutte le associazioni, comprese le agricole, abbiamo immaginato di destinare una parte delle nostre risorse del Piano di sviluppo rurale al solo Salento olivicolo. Questa decisione non ha precedenti in una materia come questa, anche perché il Piano di sviluppo rurale non è uno strumento sociale né di sostegno al reddito. La Regione, quindi, prende parte delle risorse del Piano di sviluppo rurale - 32 milioni per il sostegno agli investimenti delle aziende agricole, 10 milioni per interventi finalizzati alla prevenzione della diffusione del patogeno, 11 milioni per ristorare le Aziende che hanno subito danni e 5 milioni per l’allungamento dei mutui - e le dedica al solo Salento, con la speranza di poter ricevere nuove fonti di finanziamento da parte del Parlamento o da Bruxelles”.

foto Emiliano in Aula
 

“La Regione Puglia ha fatto tutto quello che poteva per combattere contro la Xylella, che è una malattia senza una cura individuata dagli scienziati”, ha esordito Michele Emiliano intervenendo nel dibattito.

“Abbiamo recuperato prestigio nei confronti dell’Unione europea - ha aggiunto il presidente della Regione Puglia - effettuato una quantità di monitoraggi mai fatti prima, investito milioni di euro nella ricerca scientifica, dialogato con tutti per spiegare l’applicazione della normativa europea. Ma ci siamo dovuti arrendere di fronte all’impossibilità di abbattere gli alberi che troviamo infetti nei nostri monitoraggi, a causa della normativa ordinaria, che consente al proprietario dell’albero di contraddire in tribunale l’ordinanza di abbattimento”.

“È ovvio - ha sottolineato Emiliano - che una battaglia epidemiologica per fermare un’infezione che segue questi andamenti della giustizia non è fattibile. Abbiamo pertanto chiesto un decreto di urgenza al Governo per poter tagliare gli alberi infetti e poi discutere in termini di risarcimento l’eventuale insussistenza della malattia, ma il governo in carica - uscente -  non lo ha ancora fatto”.

Part Emiliano1
 

“La stessa richiesta la farò al prossimo presidente del Consiglio: il governo italiano può fare subito un decreto che stabilisca che dopo il monitoraggio, se si individua un albero infetto, la Regione Puglia deve procedere all’abbattimento senza ritardo”.

“L’Arif è nelle condizioni di effettuare queste operazioni in pochissimi giorni. Abbiamo solo bisogno di collaborazione per ottenere questo decreto. Io mi batto per la Puglia e per i diritti delle persone, credendoci, e per questo mi sono fatto un sacco di nemici. Ma ci sono battaglie comuni – ha concluso Emiliano - che dovrebbero unire anche oltre le appartenenze politiche, come quella per il contrasto alla Xylella, per ottenere la norma che consenta alla Regione di procedere subito con gli abbattimenti”. 

Cristian Casili
 

Non si fa attendere la reazione del consigliere regionale del M5S, Cristian Casili: "Dispiace che al termine di oltre quaranta minuti di parole del presidente Emiliano, molte delle quali contenenti accuse direzionate unicamente nei confronti di una forza politica, non mi sia stato dato modo di replicare alle numerose e infondate accuse che mi sono state rivolte".

"Abbiamo ascoltato con attenzione mista a stupore un discorso affannato del Presidente - ha proseguito Casili - che ha tentato in tutti i modi di scaricare le proprie responsabilità sulle opposizioni. Evidentemente non ha ancora compreso, dopo quasi tre anni, il suo ruolo di governatore della Regione che lo investe di importanti e straordinarie responsabilità oltre a dotarlo di poteri, mezzi e risorse di cui i consiglieri regionali non dispongono".

xylella viti
 

"Non è certo scaricando maldestramente sulle opposizioni tutti i suoi fallimenti - ha incalzato il consigliere pentastellato - che risolverà i problemi degli agricoltori pugliesi. E’ sembrato che, a tratti, l’ex magistrato abbia confuso l’aula sovrana del Consiglio con un’aula di tribunale, soffermandosi in una sterile arringa di difesa personale piuttosto che indicare delle proposte programmatiche che tutti ci saremmo aspettati da chi detiene il ruolo di governatore".

"Si è trattato di un segnale di profonda debolezza. Una autodifesa che è sembrata quasi schizofrenica nel momento in cui Emiliano ha addirittura criticato quelle stesse ricerche che egli stesso ha finanziato. Farebbe bene, il Presidente - ha concluso Cristian Casili - piuttosto che continuare con la sua ondivaga e confusa azione amministrativa ad iniziare ad occuparsi seriamente delle questioni dei pugliesi soprattutto oggi che non ha più motivi di contendere poltrone all’interno del suo Partito Democratico, ormai polverizzatosi".

(gelormini@affaritaliani.it)

--------------------------- 

Pubblicato sul tema: 

Tags:
xylella avanza inesorabile consiglio regionale seduta monotematicamichele emilianoleo di gioiadibattito








Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.