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Reddito di cittadinanza. Sogno impossibile per un’Italia povera e indebitata.

 


‘Alaska,Finlandia e Ontario’ sono i tre ricchi paesi che nel mondo stanno sperimentando qualcosa che assomiglia molto al reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 stelle come cavallo di battaglia nella recente campagna elettorale e che ha permesso loro di raccogliere tra i disoccupati e gli economicamente insoddisfatti, locati purtroppo in larga misura nel sud del paese, una forte quantità di voti.
Per i pentastellati non è certo una proposta nata ad hoc per la tornata elettorale. Già nel 2013 la proposero in Parlamento e prevedeva aiuti economici a cittadini e famiglie considerate sotto la soglia di povertà. Singoli over 18 e famiglie residenti potrebbero accedere a questo sussidio con parametri e modalità diverse.
Si partirebbe da circa 780 euro a singolo per passare ai 1170 euro dedicati a famiglie con due componenti per terminare ai 1870 euro per nuclei di cinque persone.

Reddito di cittadinanza. Una missione impossibile

 
Quello che le persone che già vorrebbero passare all’incasso dimenticano, o fanno finta di non sapere, è che il diritto al sussidio lo si perde dopo tre rifiuti di lavori proposti dai centri per l’impiego. Centri per l’impiego che ora praticamente non funzionano e che dovrebbero essere riformati alla bisogna. Già questa una missione impossibile che si aggiunge al mega ostacolo dei costi, qualcosa intorno ai 15 miliardi l’anno.

Reddito di cittadinanza. Solo tre paesi lo stanno sperimentando

 

Ma in quali altri paesi al mondo si sta sperimentando qualcosa di analogo?
Sostanzialmente in tre paesi caratterizzati da un comune denominatore : un reddito pro capite già molto elevato.

In primis l’Alaska, che versa ai cittadini tutti i dividendi derivanti dai proventi del petrolio. 1100 dollari nel 2017, 1000 nel 2016 e ben 2000 nel 2015. 
Qui parliamo di un paese seduto su un mare di petrolio.

Poi la sperimentazione della Finlandia, altro paese con elevato reddito, che per due anni, senza condizioni, versa circa 600 euro, a 2000 disoccupati.
A soli 2000 e come sperimentazione.

Altro esempio in Ontario dove a cittadini con basso reddito vengono dati 17000 dollari annuali . Aiuto che si riduce appena le entrate della persona aumentano.
Vale la pena ricordare che l’Ontario è una delle regioni più ricche al mondo e il suo Pil contribuisce per un terzo a tutto il Pil canadese.
E questi sono i tre unici esempi a livello di paese. 

Poi ne esistono altri due, in Kenia ( 23 dollari a persona ) e nella Silicon Valley ( 1000 euro al mese per 5 anni per 1000 persone). Entrambi sono finanziati da privati e s’avvicinano di più a progetti di solidarietà che non a progetti governativi strutturati.

Ecco perchè per il nostro paese, al top fra quelli più indebitati al mondo, un reddito di cittadinanza di questo tipo rappresenta qualcosa di veramente difficile da raggiungere.
E per chi lo ha proposto e su questo ha ottenuto consensi rappresenterà un boomerang dagli effetti, probabilmente letali. 
 
 

Tags:
reddito di cittadinanzam5s


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