Fumogeni, bombe carta, cariche della polizia: dall'Università La Sapienza arrivano gli echi degli scontri che si stanno svolgendo davanti al piazzale del Rettorato, dove la polizia ha caricato gli studenti che stavano manifestando davanti all'ateneo romano dove è prevista la visita del presidente del Consiglio Enrico Lette e del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Gli studenti sono stati respinti lontano dall'aula magna dove si sta tenendo la conferenza sull'ambiente alla presenza del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, quello dell’Ambiente, Andrea Orlando, e quella della Salute, Beatrice Lorenzin, rimasti bloccati in Aula Magna. Il rettore della Sapienza, Lugi Frati, infatti, ha chiesto ai ministri e alle altre personalità presenti di rimanere all’interno dell’Aula Magna per ragioni di sicurezza fino a quando non è stata riportata la calma.
Alcune centinaia di manifestanti hanno urlato cori contro gli agenti e lanciato bombe carta e bottiglie. Dietro lo striscione "L'università è di chi la vive, non di chi distrugge" al megafono una studentessa grida: "È stata una carica brutale delle forze dell'ordine, i reparti celere che hanno risposto così a chi chiede diritti per lo studio. Ci sono tre fermati, teste spaccate".
Dopo qualche ora sono stati rilasciati Damiano e Alessandro, i due studenti fermati nel corso dei tafferugli. Varie scritte con lo spray nero sono state lasciate sulle pareti dell'Aula T1 della Sapienza: "Fuori gli sbirri", "Mai come voi!" e "Ecco la loro Green Economy". I manifestanti protestano contro la presenza delle forze dell'ordine all'interno della cittadella universitaria.