Codici, Roma è la Capitale dell'immondizia
Secondo il Centro diritti dei cittadini la città è ridotta ad una gigantesca pattumiera a cielo aperto. Lo spreco della campagna pubblicitaria con testimonial Manuela Arcuri stride con l'assenza di potenziamento del servizio
di Fabio Carosi
Una gigantesca pattumiera a cielo aperto. Grande come il Raccordo Anulare e dove invece di pulire i cassonetti, spazzare le strade, aumentare e potenziare la raccolta differenziata, l'azienda della raccolta dei rifiuti preferisce pubblicare edulcorati i risultati dei sondaggi di qualità, scegliendo Manuela Arcuri come testimonial di un amore che non c'è.
L'analisi realistica e impietosa sull'Ama, la spa comunale che a Roma raccoglie la spazzatura è del Codici, il Centro per i diritti dei cittadini, una delle associazioni dei consumatori più attive a Roma negli ultimi mesi. La responsabile della sede del Lazio, Valentina Coppola, ieri ha preso carta e penna ed ha denunciato lo spettacolo che i romani hanno trovato al loro rientro dalle vacanze, citando anche alcuni casi paradossali segnalati dallo stesso Codici all'Ama, invano.
E allora l'affondo: "Non occorre un occhio di lince per constatare l'approssimazione e l'incuria con cui vengono più o meno quotidianamente pulite le strade e i cassonetti dell'immondizia". Poi l'associazione sceglie la strada dei cittadini e sintetizza le centinaia di segnalazioni giunte negli ultimi mesi: "Fanno tutte riferimento a cartacce, bottiglie vuote, indumenti, pacchetti di sigarette, in alcuni casi anche preservativi, abbandonati agli angoli delle vie della città che si sta trasformando, impietosamente, in una discarica a cielo aperto. I cassonetti, poi, soprattutto quelli adibiti alla raccolta differenziata, risultano essere insufficienti per contenere l'ingente portata di rifiuti prodotta dai romani e dai turisti in visita in città. Non c'è differenza quindi tra centro e periferia. Da questo punto di vista, non ci sono quartieri di serie A e di serie B. L'immondizia fa ovunque la parte del leone e a pagare le spese sono quasi sempre i cittadini".
Il "caso dei casi" è la sfida che Codici ha lanciato all'Ama segnalando oltre un mese fa il degrado del nodo di scambio di via Flavio Biondo a Trastevere, il punto in cui la linea tramviaria 8 sfiora la ferrovia urbana: "Da allora nulla è cambiato". Alle denunce, l'associazione aggiunge anche un sano qualunquismo, evidenziando come l'Ama non abbia rinunciato a varare la fase 2 della campagna d'immagine con la quale sta tappezzando la città e che aveva difeso sostenendo di aver acquistatio spazi pubblicitari nel periodo estivo, quando cioè costano meno e meno cittadini li vedono: "Visto lo stato indecoroso, di scarsa pulizia ed igiene in cui versa da troppi mesi la Capitale – dice Valentina Coppola - ci chiediamo, non sarebbe stato forse il caso di investire potenziando il servizio di pulizia, avviando una seria e giornaliera attività di pulitura, lavaggio e disinfezione delle strade e di sgombero dei cassonetti?".



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