Roma
Consiglieri opposizione col Pd: via tutti. Il sindaco è condannato: arriva il commissario
"Via tutti". Fedeli a Marino, tornato nel pieno delle sue funzioni di sindaco dopo il ritiro delle dimissioni, rimangono solo 5 componenti della sua Giunta ma il Consiglio Comunale a cui ha fatto appello il primo cittadino per un confronto potrebbe non tenersi mai. Nel venerdì nero della consiliatura Marino si scrive un capitolo della storia del Comune di Roma: mai era successo che una legislatura si concludesse con il commissariamento per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.
A far da sponda ai 19 componenti del Partito Democratico che avevano annunciato da giorni l'iniziativa per porre termine all'avventura del sindaco chirurgo, sono i consiglieri delle opposizioni. Mentre i 5 Stelle e Fratelli d'Italia rimangono arroccati nella posizione di sfiduciare il primo cittadino in aula con due apposite mozioni, gli altri gruppi presenti in aula Giulio Cesare man mano si accodano alla posizione dei consiglieri 'dem'. Con Marino, oltre gli eletti della lista civica che porta il suo nome, rimane solo la pattuglia di Sel che ha inscenato una protesta nell'androne del palazzo dei gruppi consiliari del Comune di Roma, in via del Tritone dove i consiglieri comunali sfilano per rassegnare le loro dimissioni: alcuni dipendenti dello staff di Sel mostrano a favore di telecamere alcuni cartelli, poi appesi al muro anche se subito rimossi, in cui si legge: "Oggi è morta la democrazia".
Superata quota 25, la maggioranza più uno degli eletti che avrebbero già anticipato le intenzioni di dimettersi. "Si tratta di 27 consiglieri - assicura il senatore ed ex assessore alla mobilità Stefano Esposito - È tutto a posto, entro stasera è tutto finito".
A sottoscrive le intenzioni di dimettersi è il consigliere comunale Ncd Roberto Cantiani arrivato insieme ai consiglieri Pd alla sede dei gruppi consiliari in via del Tritone per protocollare la decisione davanti al notaio. Note anche le intenzioni di Alfio Marchini e Alessandro Onorato, già autosospesi da mesi e che già giovedì avevano annunciato le dimissioni. Alla pattuglia dei dimissionari si aggiungono i tre consiglieri espressione di Forza Italia in consiglio Comunale come annuciato dal Coordinatore Davide Bordoni. "E' necessario ricordare che siamo stati i primi, già nel Dicembre 2014, a proporre questa soluzione".
A conti fatti oltre ai consiglieri di maggioranza (19 consiglieri Pd e a Parrucci di Centro Democratico) che già avevano annunciato le dimissioni giovedì sera, si contano 3 di Forza Italia, 1 da Ncd, 2 della lista Marchini. Alla lista si è aggiunto anche il consigliere capitolino del gruppo misto Alessandro Cochi che ha tenuto a precissare come la sua scelta sia "a titolo strettamente personale. Un atto dovuto, per chiudere definitivamente questa triste pagina e ridare dignità ai cittadini romani". All'appello dei dimissionari risultano esserci anche i due consiglieri fittiani e dei due esponenti di Fratelli d'Italia. Il sindaco è condannato ad andare via.
AGGIORNAMENTO 18:00. Sono state firmate le dimissioni di 26 consiglieri capitolini. Ai 19 del Pd, tra quelli di maggioranza si aggiungono Svetlana Celli della Civica Marino e Daniele Parrucci del Centro democratico. Tra le fila dell'opposizione hanno firmato insieme al Pd il consigliere Pdl Roberto Cantiani, Alessandro Onorato e Alfio Marchini e i fittiani Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato.

I consiglieri comunali a via del Tritone per le dimissioni



